Grande lutto nel cinema italiano: è morta Silvana Pampanini, una delle attrici in bianco nero più conosciuta e apprezzata del dopoguerra. La diva e showgirl che ai suoi tempi non aveva rivali, si è spenta oggi a Roma presso il Policlinico Gemelli, all’età di 90 anni compiuti nel settembre scorso. Qualche mese fa l’attrice romana era stata sottoposta ad un delicato intervento chirurgico e a diffondere la notizia è stato il suo manager, e anche suo amico, Alessandro Lo Cascio. I funerali si terranno presso la Parrocchia Santa Croce in Guido Reni 2, a Roma, alle 11:00 dell’8 gennaio.
La diva di origini venete era ancora una studentessa quando nel 1946 partecipò a Miss Italia; il concorso di bellezza fu per lei un trampolino di lancio. Ha avuto una una carriera costellata di successi oltre ad essere stata una delle bellezze italiane più richieste all’estero durante gli anni ’50 insieme a Lucia Bosé e Silvana Mangano. Ha lavorato al fianco dei più importanti attori italiani e qualcuno di loro perse anche la testa per lei, come Totò che addirittura la chiese in moglie. I suoi partner sul set sono stati anche Mastroianni, De Sica, Manfredi, Gassman e Tognazzi. Inoltre alcuni dei suoi film sono stati distribuiti in tutto il mondo come “I pompieri di Viggiù”, “O.K. Nerone”, e “Bellezze in bicicletta”.
Una donna versatile, fu protagonista di film drammatici e definita neo realista: in lei credettero De Santis in “Un marito per Anna Zaccheo” e poi nel realismo socialista della “Strada lunga un anno” e Zampa in “Processo alla città”, dramma sociale di camorra. Tuttavia la definizione di soubrette le calzava a pennello, infatti lavorò come showgirl di successo accanto ai grandi del varietà come Dapporto, Chiari, Totò, Scotti e Rascel.
Silvana Pampanini non si è mai sposata, e non lascia figli, ha solo avuto storie importanti con personaggi altrettanto famosi e potenti come il principe afgano Ahmad Shah Khan e Orson.