Purtroppo non si tratta di una trama di un film dell’orrore. Una donna è stata violentata e segregata dal suo medico per 6 lunghi giorni. Il fatto è accaduto a Kristianstad, Svezia. Il medico che l’aveva visitata un paio di volte in passato è già stato ribattezzato come il “nuovo Fritzl”, paragonandolo a quel padre, in Austria, che per 24 anni aveva segregato la figlia abusando di lei. Per fortuna la polizia è riuscita subito a trovare la vittima, anche se l’intento del medico era proprio quella di tenerla rinchiusa per anni.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il medico di 38 anni aveva visitato la donna, 30 anni, più volte a Stoccolma, fino a somministrarle un potente sonnifero per violentarla e portarla via nel suo bunker realizzato ad hoc per la segregazione. 60 metri quadri sui quali l’uomo ha lavorato per 5 anni. In questo luogo, la vittima, è stata rinchiusa per 6 giorni, trasportata su una sedia a rotelle e dove il dottore ha abusato ripetutamente di lei, solo dopo averle fatto alcuni prelievi e varie analisi per sincerarsi che non avesse nessun tipo di malattia.
[unitegallery medicobunkervittima]
In uno dei suoi viaggi verso il bunker, precisamente l’ultimo, l’uomo ha trovato la polizia ad aspettarlo che si era messa sulle tracce della giovane scomparsa fino ad arrivare a lui. Nell’appartamento dell’uomo, inoltre, le forze dell’ordine hanno trovato diverse maschere di gomma, che probabilmente utilizzava per fare i suoi viaggi da Kristianstad a Stoccolma. Per ora la polizia non rivela né la sua identità e né quella della vittima