Essere disordinati rende le persone più intelligenti

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Quante volte vi è stato rimproverato di essere disordinati? Se prima poteva suonarvi come una ramanzina adesso, invece, accoglietelo come un complimento e a sostenerlo è un vero esperto.

Essere disordinati è sinonimo di intelligenza

Più sei disordinato e più sei un essere brillante. A sostenerlo è Steve Johnson nel suo libro “Da dove vengono le buone idee: la storia naturale dell’innovazione”. Questo libro esamina l’esperimento di neuroscienze effettuato da Robert Thatcher, ed emerge quanto la creatività sia frutto del caos. Le idee non possono essere rinchiuse, hanno bisogno di spaziare e per trasformarsi in creatività hanno invece l’esigenza di venire a contatto con altre idee.

In maniera inconscia, il cervello, riesce a risolvere meglio i problemi e ad essere più creativo se viene a contatto con più realtà differenti. Per questo  le grandi idee si sviluppano di più nelle grandi città anziché nei piccoli centri. Ed è ancora più facile che nascano nelle persone che coltivano più hobby contemporaneamente. La mente divaga, immagina, quando ha più punti di riferimento attorno a se, anche se a volte ne ha troppi e rischia di creare caos.

Però non abbiate paura. Se vi concentrate in un solo studio, non vuol dire che la vostra creatività sia limitata. Però bisogna ricordarsi si essere aperti al confronto e al dibattito per rendere e rendersi più produttivi. Ad esempio, cercare la perfezione, in un lavoro in team, oseremo dire che sia sbagliato. Sono tante le menti che vengono a contatto e l’uniformità non sarà mai la soluzione migliore, la miglior soluzione e l’idea che nasce dal contrasto di queste stesse menti. Alle volte, inoltre, quando siamo sotto stress che nascono le idee migliori. Un esempio è il disturbo bipolare: in un certo senso è un dono, porta ad alti livelli di creatività. Vi è mai capitato di essere ubriachi? Anche se a volte non ve lo ricordate, ma vi viene raccontato, è in questi stati di ebrezza che siamo più lucidi e più geniali.

Infine, nel suo libro, Johnson raccomanda:

 

Fate una passeggiata, coltivate le intuizioni, scrivete tutto ma lasciatelo in disordine, scoprite per caso, fate errori, coltivate più hobby, frequentate le caffetterie, seguite i link, lasciate che altri elaborino le vostre idee, prestate, riciclate, reinventate. Costruite un ammasso di intrecci.

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