La prima a parlare e la criminologa Roberta Bruzzone, appena uscita dal tribunale di Napoli Nord ha dichiarato: “Siamo soddisfatti di come è andato l’interrogatorio. Si è trattato di un accertamento chiave. Domani proseguiremo ma non posso rivelare di più“.

La Bruzzone è la consulente del padre e dei nonni della piccola Fortuna Loffredo, la bambina di sei anni violentata e scaraventata dall’ottavo piano di una palazzina all’interno del Parco Verde di Caivano in provincia di Napoli.
Questa mattina gli investigatori hanno ascoltato le bimbe per confermare quanto accaduto a Fortuna, mentre i legali delle parti hanno seguito l’incidente probatorio da una stanza adiacente. Si è svolto ad Aversa dove era presente anche il difensore di Raimondo Caputo, il presunto assassina della bambina e Angelo Pisani, avvocato dei genitori della piccola vittima e del padre di Antonio Giglio, l’altro bambino che è morto nelle stesse condizioni e nello stesso luogo per cui è indagato proprio Caputo e la madre del piccolo Antonio, .
Le tre bambine, due figlie di primo letto di Marianna Fabozzi, e l’ultima, figlia anche di Raimondo Caputo, sono state ascoltate dagli psicologi. L’avvocato, difensore della famiglia Loffredo, si dichiara straziato da questa vicenda: “È stata un’esperienza straziante. Pensavo di averne viste tante, ma sentire la bambina raccontare quanto accaduto è stato veramente straziante“, tuttavia elogia il lavoro del Tribunale di Napoli per aver fatto un “ottimo lavoro – continua l’avvocato – ricreando un ambiente accogliente per le bambine, che hanno potuto giocare restando serene e senza accorgersi che erano sotto interrogatorio“.
Intanto, fuori al Tribunale, ci sono stati momenti di tensione e concitazione tra le troupe televisive accorse per seguire il caso e alcuni parenti di Raimondo Caputo.