Ma ancora più sottile è la situazione che si è venuta a creare grazie alla tempesta mediatica che sta circondano il filosofo Luc Ferry, che a Canal+ ha accusato un ex ministro di fatti di pedofilia in Marocco. Lo scrive sull'edizione online Le Figaro precisando che l'inchiesta è stata affidata alla brigata di protezione dei minori che dovrebbe anche procedere all'interrogatorio di Luc Ferry, lui stesso ex ministro dell'Istruzione sotto il governo Raffarin, fra il 2002 e 2004.
Nel corso della trasmissione, lunedì su Canal+, dedicata agli scandali sessuali, Ferry ha raccontato senza nominarlo di un altro ex ministro che avrebbe avuto delle relazioni pedofile in Marocco affermando di aver avuto 'delle testimonianze' a riguardo 'delle autorità dello stato al più alto livello' fra cui il Primo ministro. Ovviamente non ha fatto nomi, sa bene che rischia di essere condannato lui stesso. In Francia, la pena per diffamazione comporta una multa di 45.000 euro e un anno di reclusione.
Comunque sia il procuratore di Parigi, Jean-Claude Marin, ha aperto un'inchiesta per indurre l'ex ministro ad essere quanto meno più chiaro. L'indiziato numero uno sembra essere lo storico ministro della Cultura, Jack Lang, che è già pronto a passare al contrattacco e a querelare chiunque "metta in discussione il suo onore".
Come in Italia, sembra che lo scandalo sessuale sia un vizietto dei governi in carica. Il sexgate francese può annoverare nomi illustri di presidenti come il Socialista François Mitterand e il gollista Jacquest Chirac, risaputi i loro segretissimi 'flirt'.