La procura ha preferito imporre la custodia cautelare a Fiorito giacché ritenuta necessaria di fronte al pericolo di fuga, inquinamento delle prove e al pericolo di reiterazione del reato.
Il politico è stato accusato di essersi impadronito di una grossa somma di denaro pari a circa un milione e 300 mila euro, sottratta dai fondi pubblici, con il solo fine di un personale arricchimento. Questa è la motivazione dell’arresto addotta dalla Procura, ma l’avvocato di Fiorito, Carlo Taormina, ha annunciato il ricorso in quanto: “L’arresto di Fiorito per l’ipotesi di peculato non è pertinente” . Taormina annuncia tutta la sua costernazione e di fronte all’arresto del suo assistito mette in dubbio gli altri 70 consiglieri della Regione Lazio.