Gus ( Clint Eastwood ) è un grande scopritore di talenti quasi pensionto che, con l’avanzare dell’età, sta perdendo anche la vista. Numerosi sono i pretendenti alla sua successione, tra cui c’è l’attore Justine Timberlake, pronti a prendere il suo posto da un momento all’altro. Nel Nord Carolina c’è un giovane ragazzo che pare essere una futura promessa in questo sport. Si prospetta per il protagonista l’ultima occasione della sua vita, per dimostrare davvero il suo valore. Gus, ormai stanco, chiede aiuto alla figlia Michey ( Amy Adams ) con la quale non ha mai avuto un buon rapporto, soprattutto dalla morte della madre che non ha fatto altro che allontanare i due. La figlia è avvocato e si è sempre sentita trascurata dal padre, soprattutto per gli impegni del baseball che lo tenevano spesso lontano da casa. Con stupore, lei accetta di accompagnarlo e approfitta della situazione per riallacciare i loro sentimenti lontani.
Clint Eastwood è già stato coach in “Million Dollar Baby” e ha già avuto rapporti complicati con i figli in “Gran Torino” ma il nuovo film, distribuito dalla Warner Bros, mostra un Eastwood che alla sua età è davvero impeccabile.
Nell’immaginario collettivo si ha sempre enorme piacere a ricordarlo, così sicuro di sé e con il sigaro in bocca, su quello sfondo western dove echeggiano le musiche di Sergio Leone. Dopo aver visto tutti i suoi grandi capolavori, sia come regista che come attore, si capisce quanto egli sia uno dei simboli del cinema mondiale, nelle infinite sfaccettature.