Home Cronaca Tunisia: ucciso leader dell’opposizione al governo, caos in tutto il paese

Tunisia: ucciso leader dell’opposizione al governo, caos in tutto il paese

Clashes after senior Tunisian opposition politician assassinated

Caos e barricate per strada in Tunisia a causa della morte del leader dell’opposizione al governo Chokri Belaid. Il partito al governo in Tunisia, Ennhada, ha respinto la proposta del premier Hamadi Jebali di sciogliere il governo e di sostituirlo con un governo di tecnici. Lo ha detto Abdelhamid Jelassi, uno dei leader del partito. La Tunisia non ha bisogno di un “governo di competenze“, ma di un esecutivo che conti “figure politiche” ha riferito il partito.

Due colpi tra fronte e nuca, uno al cuore, un altro alla schiena. E’ morto così, pochi minuti dopo essere uscito da casa il leader ‘laico’ dell’opposizione al governo tunisino monopolizzato dal partito confessionale islamico Ennahda. La moglie, Basma, ha detto che l’uomo aveva ricevuto tante minacce tutte denunciate, ma in effetti nessuno aveva cercato di correre ai ripari pensando che le intimidazioni potessero prima o poi trasformarsi in un gesto di morte.  Così la famiglia Belaid ha volontariamente respinto le condoglianze del governo.

Al diffondersi della notizia dell’agguato compiuto ai danni del leader tutti sono scesi in piazza e chi ha potuto ha scortato l’uomo fino all’obitorio dell’ospedale.  Lacrime, bandiere nazionali sventolate e l’inno cantato a squarciagola, ma poi in un attimo il caos. Scontri violenti, lacrimogeni, tentativi di assalto e poliziotti in difesa con i manganelli. Avenue Bourghiba è stato un vero e proprio teatro di violenza, ma anche di gesti destinati a diventare un simbolo come l’ambulanza cinta con la bandiera nazionale. Tumulti e agitazioni anche in altri punti della città e in tutta la Tunisia in protesta al partito islamico Ennahda che secondo alcuni è il responsabile di questa uccisione e che non ha fatto altro negli ultimi tempi, che creare un clima di violenza, di vera e propria guerra civile. Belaid, era stato a capo dell’operazione che aveva portato, nell’agosto dello scorso anno, alla costituzione del Fronte popolare, un blocco laico e riformista che ha presto messo alle corde la maggioranza ed Ennahda in particolare, con aspre critiche.