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Silvio Berlusconi condannato a 4 anni e interdetto dai pubblici uffici

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SILVIO BERLUSCONI – Dopo la condanna sono l’ira di Silvio Berlusconi: ‘Ma non farò cadere il governo‘, come se fosse un regnate obbligato a decidere le sorti del nostro Paese. Insomma sembra ci stia ‘facendo il piacere‘.

E’ stata confermata ieri la condanna per il Cavaliere dalla Corte d’Appello di Milano: per Silvio Berlusconi sono previsti 4 anni di reclusione, di cui tre condonati per l’indulto. L’accusa è di frode fiscale nell’ambito del processo sui diritti tv per le reti Mediaset.
Ulteriore condanna confermata a 5 anni di interdizione dai pubblici uffici e di 3 anni dagli uffici direttivi. Bisogna solo attendere la conferma da parte della Corte di Cassazione, e allora si che Berlusconi dovrà fare un passo indietro dalla politica. E pensare che nel nostro Paese, chi ruba una mela per fame, è condannato a molti più anni di galera.

ALTRE CONDANNE – Intanto i giudici d’Appello di Milano hanno confermato l’assoluzione per Fedele Confalonieri, presidente Mediaset. Confermata anche la condanna a tre anni di reclusione per il produttore statunitense Frank Agrama, insieme alla provvisionale di 10 milioni di euro a favore dell’Agenzia delle Entrate che dovrà versare Silvio Berlusconi in solido con le altre tre persone condannate.

Per Ghedini, invece, la procura di Milano è prevenuta: ‘La forza della prevenzione è andata al di la’ della forza dei fatti’. Così l’avvocato Niccolo’ Ghedini, legale di Silvio Berlusconi, ha commentato la conferma in appello della condanna. ”Avevamo la consapevolezza che sarebbe andata così». Continua Niccolò Ghedini in difesa di Silvio Berlusconi: «Il governo non è a rischio. Non mi interesso della stabilità politica del governo e non credo che ci sia una correlazione tra questa sentenza e la stabilità politica».

Lombardi del M5S parla di ‘Accellerare ineleggibilità di Berlusconi‘: «Dopo la sentenza Mediaset è opportuno che si acceleri nella formazione della giunta per le elezioni del Senato. Poi si dovrà intervenire sull’ineleggibilità di Silvio Berlusconi”. Lo ha detto Roberta Lombardi, capogruppo M5S alla Camera, in merito alla condanna del leader del Pdl in appello al processo Mediaset. “C’è una legge del ’57 che viene disattesa e ora c’è questa sentenza, anche se si sicuramente ci sarà ricorso alla Cassazione».