Tuttavia la somiglianza, con trucco e parrucco, della Watts a Lady D. è impressionante. Il film si concentrerà soprattutto sulle vicende amorose e l’ossessione dei media nei suoi confronti, fino a giungere al tragico incidente che pose fine alla sua vita nel tunnel dell’Alma a Parigi il 31 agosto 1997. Il racconto di quella giornata è ancora oggi avvolto da un alone di mistero. Niente si sa e tutto s’immagina di quella tragica notte, e a distanza di 13 anni degli ‘assassini’ nemmeno l’ombra.
Per Naomi Watts non è stato facile calarsi nei panni della ‘principessa del popolo’. Le informazioni sulla sua personalità sono state estrapolate, quasi tutte, dalle immagini trasmesse dai media e non è stato semplice raccogliere altre indicazioni dalle persone legate a Lady Diana: nobili di alto lignaggio di poche parole. Tuttavia il pubblico la conosce nel minimo dettaglio in base a quanto riusciva a mostrare in tv e per l’attrice non è stato certo facile interpretare questo ruolo rimanendo fedele al personaggio curando ogni minimo particolare. Forse l’aspetto che è piaciuto di più alla Watts è stato il carattere ribelle della principessa, e il suo non volersi piegare a quei lati oscuri dell’etichetta che portano all’infelicità.
Il film cercherà di analizzare una sorta di ‘dietro le quinte’ del personaggio pubblico di Diana, costretta alle regole della monarchia britannica. E intanto, per la Watts, si prospetta una nuova nomination agli oscar.