Home Politica Ablyazov: Letta difende Alfano, Renzi: “non voglio far cadere governo”

Ablyazov: Letta difende Alfano, Renzi: “non voglio far cadere governo”

ablyazov-renzi

Bufera politica sul caso Ablyazov. Letta difende Alfano insieme a Pd contrario alla mozione di sfiducia. Renzi però contesta. Il caso Ablyazov ha preso avvio lo scorso maggio quando l’ambasciatore del Kazakistan ha chiesto al prefetto Giuseppe Procaccini, capo di gabinetto del Ministro dell’Interno Alfano, la cattura di Mukhtar Ablyazov, un dissidente kazako. E’ successo che quindi le forze dell’ordine hanno raggiunto l’abitazione di Ablyazov a Roma, ma l’uomo non era in casa. Così hanno deciso di prelevare la moglie Shalabayeva e la figlia perché hanno ritenuto che il documento mostrato loro dalla donna, fosse falso. Dopo un po’ è decisa l’espulsione della donna, insieme alla bambina, perché accusata di trovarsi illegalmente in Italia. Shalabayeva e la figlia vengono rimpatriate ad Astana, in Kazakistan. Accade che però il Ministro degli Interni Alfano e il Ministro degli Esteri Emma Bonino, dichiarano di essere stati informati della vicenda solo a giugno quando ormai già era stato fatto tutto. A questo punto il Governo Letta revoca immediatamente l’espulsione della donna dall’Italia per “mancata informativa“. Shalabayeva intanto resta bloccata in Kazakistan insieme alla bambina e difficilmente potrà ora rientrare in Italia. Giuseppe Procaccini si è dimesso e il Pd e il Pdl difendono Alfano, ma Renzi ed altre parti politiche chiedono che venga fatta chiarezza sulla vicenda e che vengano individuati i responsabili dell’accaduto.

Io sto con le forze dell’ordine. Perché scaricare su servitori dello stato tutte le responsabilità senza che venga mai fuori un responsabile politico è indegno per la politica. E per l’Italia“. Questo è quanto ha scritto Matteo Renzi nella sua e-news in merito alla vicenda Ablyazov. Il sindaco ha commentato la mozione di sfiducia nei confronti di Alfano: “Dicono che tutta questa vicenda nasca dalla mia ansia di far cadere il Governo. Ma la realtà dei fatti è che io non ho alcun interesse a far saltare il Governo Letta. Nei palazzi romani non c’è proprio nessuno che voglia tornare alle elezioni, nemmeno tra i parlamentari delle minoranze. Insomma se cade Letta, non si vota. Se anche si formasse un nuovo Governo non sarei io candidabile. Se molti dirigenti del Pd non vogliono che mi candidi, va bene. Se vogliono tenersi il partito, va bene. Se preferiscono perdere le elezioni pur di mantenere una poltrona, va bene“. Ma ha commentato il sindaco che è contrario alla strumentalizzazione di “una vicenda di cui come italiano mi vergogno. Larga parte della classe dirigente del Pdl e del Pd” ha approfittato usando “questa vicenda per attaccare me“.