E’ morto Nelson Mandela, il grande simbolo della lotta contro l’apartheid. Si è spento all’età di 95 anni l’uomo che è stato in grado di sconfiggere la segregazione razziale. Il presidente sudafricano, Jacob Zuma, completamente vestito di nero, ha annunciato la scomparsa di Mandela dicendo che è morto un grande uomo per il quale “il mondo intero avrà grande gratitudine per sempre“. Proclamato il lutto nazionale, le bandiere messe a mezz’asta, i funerali di Stato, gli onori da parte dei sudafricani e di tutto il mondo per un uomo che si è battuto per la pace e la conciliazione senza mai pensare alla vendetta anche dopo aver trascorso 27 anni nelle galere del regime di segregazione. Dopo la fine del razzismo di Stato e le tante battaglie combattute per l’abolizione di una condizione crudele, si è spento per sempre l’icona di un popolo intero, ‘Madiba’ il cui ricordo non potrà mai essere cancellato.
”Abbiamo perso uno degli uomini più coraggiosi e influenti dell’umanità”, ha detto il presidente degli Stati Uniti, Obama. ”Una grande luce si é spenta nel mondo, é stato un eroe del nostro tempo”, sono state le parole del premier britannico David Cameron mentre il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon ha definito Mandela ”un gigante per la giustizia e fonte di ispirazione per l’umanità”. Il presidente francese Francois Hollande lo ha salutato come un ”magnifico combattente’‘ e un ”eccezionale protagonista della resistenza contro l’aprtheid”. Si è spento “serenamente” nella sua casa di Johannesburg, ha raccontato il presidente Zuma in Tv. Si dice spesso, ma nel caso di Mandela deve essere stato proprio così.