Robin Williams è morto. L’attore nato a Chicago il 21 luglio del 1951, è stato uno dei attori e geni della comicità più amati di sempre. Stando alle prime notizie divulgate dalle agenzie di stampa americane, pare sia stato trovato morto nella sua casa di Tiburon, in California. L’ipotesi è quella di suicidio per asfissia. Da tempo, l’attore, 63enne, soffriva di depressione e disturbi bipolari ed erano noti i suoi problemi con l’alcool che si risolvevano in diversi ricoveri in centri di disintossicazione. La conferma della sua morte è arrivata da un medico legale che fa capo allo sceriffo della Contea di Marin, con cui si annuncia una imminente conferenza stampa a San Rafael, sempre in California.
Tutti lo ricordiamo per la sua carriera brillante. Vincitori di un Oscar come miglior protagonista nel 1998 (con 4 nomination dell’Accademy) ha interpretato i personaggi più belli di sempre nei film come Good Morning, Vietnam, Mrs Doubtfire, L’attimo Fuggente, La leggenda del re Pescatore, Capitan Uncino, Jumanji, The Final Cut, Patch Adams e decine di altri film campioni d’incasso ai botteghini. Più recentemente, l’attore aveva continuato nella sua attività attoriale tenendosi a debita distanza dalle luci della ribalta e alternando teatro con progetti di livello. Nell’ultima stagione aveva ad esempio preso parte alla serie tv della Fox “The Crazy Ones”. Ma più di tutte ricordiamo la mitica serie TV che lo ha reso celebre in tutto il mondo: Mork & Mindy (1978–1982) e il suo personaggio, quello di Mork, diventato famoso per il suo saluto caratteristiche, quel simpatico alieno che compariva fra i terrestri allargando le dita e dicendo “Na-no Na-no” diventò poi un tormentone.
Molti dei colleghi sui amici non hanno esitato a postare il loro stato d’animo sui social network appena appresa la tragica notizia. Il primo fra tutti è stato Steven Spielberg che lo diresse in “Hook, Capitano Uncino” ha scritto di lui:
“Robin era una luce tempestosa di comicità, genio e le nostre risate lo sostenevano. Non posso credere che se ne sia andato”. Parla anche Chris Columbus, regista del film “Mrs. Doubtfire”:
Abbiamo perso una delle più ispirate e dotate menti comiche, così come uno dei migliori attori della sua generazione. Le sue performance erano diverse da quelle che ognuno di noi avesse mai visto, venivano da un luogo spirituale. Era davvero tra le poche persone che meritavano l’appellativo di genio. Eravamo amici da 21 anni. I nostri figli sono cresciuti insieme, ci ha ispirato a vivere a San Francisco e lo amavo come un fratello. Il mondo era un posto migliore con Robin. E la sua meravigliosa eredità vivrà per sempre.
La moglie dell’attore, Susan Schneider è distrutta dal dolore e ha lasciato la seguente dichiarazione al New York Times:
Questa mattina ho perso mio marito ed il mio migliore amico, mentre il mondo intero ha perso una degli artisti più amati e degli uomini più speciali. Ho il cuore a pezzi. Come famiglia, chiediamo un po’ di riserbo e privacy sul nostro dolore. Come lui avrebbe voluto, speriamo che l’attenzione di tutti non sia sulla sua morte, ma sui tanti momenti di gioia che egli ha dato a milioni di persone
