Home Cinema Perfect Day: un film con Benicio Del Toro tra guerra e ironia

Perfect Day: un film con Benicio Del Toro tra guerra e ironia

E’ in sala da giovedì il film dell’attore bello, tenebroso e con le occhiaie, Benicio Del Toro. Si tratta della pellicola “Perfect Day” diretta da Fernando Leon De Aranoa. La pellicola è ambientata a Sarajevo dopo la fine della guerra nel 1995. L’inizio degli accordi di pace dovrebbe significare la fine della guerra. Una guerra che purtroppo continua sotto altri punti di vista, come quello della sopravvivenza: un territorio raso al suolo dove è difficile procurarsi ogni tipo di bene.

In questo film Benicio Del Toro interpreta il giovane volontario Mambru, che aiuta gli abitanti del luogo, insieme ad un’altra squadra di volontari come lui, a tirare i cadaveri dal pozzo per riportare l’acqua potabile in una zona abitata. Mambru insieme ai suoi amici cercano di sdrammatizzare facendo ironia, un’ironica che però non ferisce ma che serve a sopportare le emergenze continue e anche chi ha vissuto la guerra si è aggrappata ad essa. Quel filo di umorismo ha dato la forza alle persone di andare avanti nonostante le difficolta. Con Mmbru si intrecceranno altri personaggi come l’aiuto dell’interprete Damir e l’improvvisata della bella Katja che metterà a rischio la relazione con la sua fidanzata.

Nonostante l’argomento delicato della guerra, questo film si immerge in una sana ironia che scava nei moti dell’anima razionale e irrazionale, tra ideali e le debolezze umane. La regia di Fernando Leon de Aranoa, rimane la regia dell piccole cose che tuttavia riesce a restare fedele alla sua poetica e a fotografare personaggi nella complessità e semplicità della vita. In questo film affronta innanzitutto il problema delle armi sotto tante sfaccettature, anche quella della cultura americana dove lo stesso Benicio Del Toro si esprime:

Quello di San Bernardino è stato un atto di terrorismo, ma in comune con le altre stragi c’è il fatto che in Usa è troppo facile procurarsi le armi. So che questa cultura appartiene all’America fin dagli inizi e anche mio padre aveva delle armi: ma in casa nostra vigevano regole ferree. Io credo che ci siano categorie di persone a cui non possono essere vendute armi, e che servirebbero controlli su chi già ne ha. È assurdo che anche i terroristi possano comprare armi in America per usarle contro gli americani. Le leggi devono cambiare