Capodanno 2012: tra Roma e Napoli bollettino negativo malgrado il divieto

CronacaCapodanno 2012: tra Roma e Napoli bollettino negativo malgrado il divieto

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Il 2012 non si apre nel migliore dei modi. Il bilancio è pari a 595 feriti per botti di Capodanno tra cui 76 bambini con meno di 12 anni. Tuttavia il numero del bollettino è in aumento rispetto allo scorso anno (498), diminuiti però quelli con lesioni oltre i 40 giorni (35 rispetto a 44). Nella capitale che si verificano gli episodi più gravi come lo scoppio di un appartamento costato una vita e 4 bimbi feriti. Nel napoletano, invece, è morto un ristoratore. Tra gli episodi più gravi anche un ragazzino in fin di vita a Palermo. Sono state arrestate 437 persone, sequestrate 1200 lanciarazzi, 8 armi comuni da sparo, oltre 157 munizioni, oltre 64 tonnellate di manufatti pirotecnici, 3 tonnellate di polvere da sparo, 8,5 tonnellate circa di prodotti esplodenti artigianali.

La tragedia Romana – L'esplosione dell'appartamento a Roma è stato causato da petardi e botti utilizzati dalla vittima per festeggiare il nuovo anno. Un uomo di 31 anni padre di quattro bambini, è morto e adesso i piccoli sono finiti tutti in ospedale. Tuttavia la vittima aveva già precedenti circa la detenzione di materiale esplodente con arresti domiciliari alle spalle. Lo scoppio ha coinvolto anche gli inquilini di altri appartamenti, ferendoli. E' avvenuto intorno a mezzanotte e quaranta. E' ormai tutti distrutto e appena qualche giorno fa, la polizia, nello stesso edificio, aveva sequestrato 30 chili di fuochi simili a quelli rinvenuti sul luogo della tragedia. Il sequestro, a carico di ignoti, era stato effettuato dagli agenti del commissariato di San Basilio all'interno del vano ascensore del palazzo.

NAPOLI – Nel napoletano è invece morto un ristoratore, probabilmente raggiunto da colpi di arma da fuoco (Casandrino). L'uomo si chaimava Marco D'apice, aveva 39 anni. E' stato portato all'ospedale 'San Giovanni Bosco', ma non c'è stato nulla da fare. Riportava ferite alla bocca e tutto sarebbe accaduto proprio dinanzi al suo ristorante in via Nicolini a Napoli. Intanto indaga la polizia che sul luogo del delitto ha ritrovato nove bossoli calibro 7,65. L'arma non è stata trovata, Secondo le prime testimonianze raccolte dagli uomini della squadra mobile l'uomo, incensurato, stava posizionando alcune batterie di fuochi d'artificio che avrebbe dovuto far esplodere per salutare il nuovo anno quando all'improvviso è finito a terra. Il sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, Francesco Falconi, ha disposto l'autopsia. Sarà, invece, compito degli esperti balistici della polizia accertare da dove sia partito il colpo, molto probabilmente partito accidentalmente da qualcuno che stava festeggiando nelle vicinanze, che ha raggiunto lo sfortunato ristoratore, che tutti ricordano come una persona tranquilla molto dedita al lavoro.

Nel Salernitano, invece, sono 27 le persone rimaste ferite la scorsa notte in provincia di Salerno. Un uomo di 64 anni, di Montecorvino Pugliano è in prognosi riservata all'ospedale di Battipaglia, per aver riportato gravi ferite ad una mano a causa di un petardo. Anche gli altri in prognosi riservata tra cui un 17enne e un 15enne di Sarno. Hanno subito danni anche tre auto e la saracinesca di una rivendita di tabacchi.

Tra Palermo e Foggia – nel palermitano un ragazzino di 14 anni è stato ferito gravemente. L'esplosione ha distrutto le finestre dell'abitazione del ragazzino, nel quartier Zen. Ora la vittima è ricoverata al pronto soccorso dell'ospedale Villa Sofia. A Foggia un uomo rischia di perdere un occhio e ad un altro sono state amputate due falangi. Anche un uomo nel casertano rischia un occhio, mentre a Taranto è stata amputata una mano a un militare di 23 anni.

Tuttavia i cittadini non hanno rispettato il divieto imposto alle varie comunità. Come a Bari, dove il divieto di far esplodere fuochi d'artificio è stato violato in pieno centro. Sequestrate una ventina di bancarelle incuranti dell'ordinanza municipale. Sequestri avvenuti anche a Napoli. Tre gli arresti a Melito, un uomo e una donna sorpresi con mille ordigni di fabbricazione artigianale, vere e proprio 'bombe' del peso di 150 chili. 

A Terzigno, sempre in Campania, in mezzo ai banconi del pesce e dei 'capitoni', si esponevano 80 chili di materiale esplodente. Invece la Guardia di finanza di Padova con maxi-blitz ha sequestrato due tonnellate di botti illegali, quasi 100mila pezzi tra razzi, 'torte a esplosioni multiple, cipolle, fontane luminose, bengala e bombe spread', quest'ultimo l'esplosivo più potente e in voga sul mercato nero. I botti sono stati vietati anche in altre grandi città come Milano, Torino, Palermo, Cosenza, Aosta, brindisi, Siena, Pistoia, Imperia e altre città più piccole. E questo divieto è stato violato in quasi tutte le città, almeno stando a quanto reso noto dall'Aidaa (associazione italiana difesa animali ed ambiente).

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