Creando un vero e proprio spettacolo, la prima eruzione del 2012 è targata ETNA. Una colonna di cenere alta 5 mila metri si è elevata dal cratere a sud est del vulcano siciliano, seguita da forti esplosioni e boati. Il fenomeno è stato registrato dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, che ha definito l'episodio di caratteristiche "similari alle 18 eruzioni avvenute nel 2011". E' stato infatti dichiarato uno stato di 'criticità elevata'.
Per fortuna non è accaduto nulla di grave, soprattutto per i voli all'areoporto di Fontanarossa. Il responsabile del settore vulcanologia, Mauro Coltelli, dichiara: "Le strumentazioni e i modelli previsionali dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, infatti, hanno permesso agli scienziati di capire che la colonna di cenere non avrebbe interferito con i voli. Purtroppo utilizzando i dati internazionali dei Vac questo non sarebbe successo perché le aree che indicano quei quadrati neri indicano le zone dove non si può volare. In questo caso l’aeroporto di Fontanarossa sarebbe restato chiuso fino alla fine della giornata”. Il servizio dell’Ingv è stato finanziato dal ministero dell’Istruzione prima e da Enac poi, ma i fondi sono stati bloccati ad ottobre 2011. “Eppure – continua Coltelli – tutti i passeggeri che prendono l’aereo a Catania con il biglietto pagano anche una tassa per la sicurezza. Noi chiediamo che l’Enac trovi il modo di recuperare questi fondi, tasse che vengono pagate e quindi non c’è nulla da aggiungere, per finanziare anche queste attività. Questi fondi che dovrebbe darci l’Enac servono per fare continuare giovani ricercatori, in questa attività che è di interesse sociale e strategica per l’aeroporto di Catania".