Dietro gli origami si nascondono i principi shintoisti del ciclo vitale e dell’accettazione della morte come parte di un tutto. La carta rappresenta la complessità e fragilità della vita, e diventa simbolo del tempio shintoista che viene ricostruito sempre uguale ogni vent’anni. La filosofia è quella della morte e della ricreazione con successiva rinascita, per eseguire il ciclo vitale nel rispetto delle tradizioni.
Ad Akira Yoshizawa deve esser riconosciuto il grande merito di trasformare un “passatempo per bambini” in una vera e propria forma d’arte figurativa, appassionando milioni di persone in tutto il mondo.