Ilva: scioperi, blocchi stradali e occupazione del comune di Taranto

CronacaIlva: scioperi, blocchi stradali e occupazione del comune di Taranto

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Operai in rivolta a Taranto per la chiusura dello stabilimento Ilva: i lavoratori minacciano di bloccare l’intera regione. Il provvedimento di sequestro è stato firmato dal gip di Taranto Patrizia Todisco, che prevede il divieto d’uso dell’intera area a caldo dello stabilimento siderurgico Ilva.
Sigilli applicati anche ai parchi minerali, le cokerie, l’area agglomerazione, l’area altiforni, le acciaierie e la gestione materiali ferrosi. Con l’emissione di questo provvedimento, sono 8 gli indagati (dirigenti ed ex dirigenti dell’Ilva) per i quali il gip Patrizia Todisco ha disposto gli arresti domiciliari. Tra gli indagati, cinque erano già inquisiti e avevano nominato consulenti di parte nell’ambito dell’incidente probatorio.

Il sequestro preventivo di sei impianti dell’area a caldo dell’Ilva di Taranto è stato notificato anche ai legali del gruppo Riva. Arresti domiciliari anche per il patron dell’Ilva Emilio Riva e di suo figlio Nicola, ex presidente dello stabilimento. Diverse le accuse rivolte ai vertici dell’Ilva : disastro ambientale colposo e doloso, avvelenamento di sostanze alimentari, omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro, danneggiamento aggravato di beni pubblici, getto e sversamento di sostanze pericolose.

Dalla lettura della perizia medico-epidemiologica, sulla base della quale sono stati disposti il sequestro e gli otto arresti, i periti evidenziano che l’esposizione continuata agli inquinanti dell’atmosfera emessi dall’impianto, hanno causato nella popolazione fenomeni degenerativi di apparati diversi dell’organismo umano che si traducono in eventi di malattia e di morte.

I lavoratori che stanno protestando contro il provvedimento della chiusura degli impianti dell’area a caldo, sono preoccupati per le pesanti conseguenze di tipo occupazionale, ed hanno bloccato la statale 106 jonica Taranto-Reggio Calabria, la statale 100 Taranto-Bari e i due ingressi alla città di Taranto: la città vecchia e il ponte Punta Penna. C’è stato anche un incontro tra una delegazione di sindacalisti e lavoratori e il prefetto di Taranto. La protesta si è protratta per tutta la giornata, e i lavoratori Ilva hanno bloccato anche il ponte girevole di Taranto.

Momenti di tensione si sono verificati nel corso della manifestazione che si è svolta davanti alla Prefettura ; stando a quando riportato dai sindacati, il prefetto, avrebbe cercato di rasserenare gli animi confermando l’impegno del governo per le bonifiche e l’ambientalizzazione del Siderurgico. Infatti, l’accordo di programma firmato a Roma dovrebbe evitare l’eventuale licenziamento dei lavoratori. Intanto, fonti del Governo e delle istituzioni locali, stanno tentando di individuare soluzioni per tutelare l’ occupazione e la sostenibilità produttiva dell’Ilva di Taranto.

UPDATE 20,30: Nelle ultime ore gli operai dell’impianto siderurgico dell’Ilva di Taranto hanno bloccato le vie di accesso alla città e anche la sala consiliare del Comune, occupandola, appena dopo che la procura pugliese ha ordinato il sequestro per ragioni ambientali di parte del sito che occupa 12.000 persone.

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