Si è svolta ieri sera (alle due di notte, ora italiana) la 70esima cerimonia di premiazione dei Golden Globes, vale a dire i premi assegnati dai giornalisti della stampa estera iscritti all’HFPA (Hollywood Foreign Press Association), manifestazione che solitamente precede di qualche settimana l’assegnazione degli Oscar (prevista quest’anno per i 24 febbraio) e che da il via alla stagione delle premiazioni per cinema e tv. Il testa a testa già annunciato tra i due drammoni patriottici Lincoln e Argo è stato vinto a sorpresa da Ben Affleck che riesce a spodestare il favorito Spielberg. Affleck ha la meglio sul Lincoln di Spielberg, detentore di ben sette nominations, e da prova con Argo di una regia matura e di un certo livello, portando sul grande schermo l’incredibile vicenda (peraltro una storia vera) di una riuscita operazione dei servizi segreti americani durante la rivoluzione khomeinista in Iran, vale a dire la liberazione di un gruppo di connazionali, rifugiatisi presso l’ambasciata canadese, avvenuta inscenando un finto film. L’attore e regista ha affermato commosso di sentirsi “l’uomo più fortunato del mondo” nel ricevere questo premio, sebbene solo quattro giorni prima sia stato vittima di una cocente delusione per la mancata nomination agli Oscar come miglior regista ( anche se il suo Argo è in corsa come miglior film).
Tuttavia il dramma politico sul sedicesimo presidente degli Stati Uniti riesce a far avere il premio come miglior attore drammatico a Daniel Day Lewis, strepitoso nei panni presidente che abolì lo schiavismo. Il riconoscimento come miglior attrice non protagonista va invece ad Anne Hathaway, l’operaia Fantine nel musical Les Misérables di Tom Hooper, che batte la favorita Sally Field, nel ruolo della moglie di Lincoln. Altro globo d’oro al film di Hooper lo ottiene il miglior attore brillante Hugh Jackman. Jessica Chastain, protagonista di“Zero Dark Thirty” della Bigelow, si accaparra invece il premio nella categoria migliore attrice drammatica, mentre lo stesso premio, ma nell’ambito della commedia, va a Jennifer Lawrence, interprete de “Il lato positivo”.
Altro grande escluso nella corsa agli Oscar come miglior regista è Quentin Tarantino, che tuttavia ha collezionato ieri sera ben due Golden Globe per il suo Django Unchained, come migliore sceneggiatura originale e miglior attore non protagonista Christoph Waltz. Ancora, il regista austriaco Michael Haneke si è aggiudicato il Golden Globe per il miglior film straniero con il suo Amour, mentre la cantante inglese Adele ha ottenuto il riconoscimento per la miglior canzone originale con Skyfall, colonna sonora dell’omonimo film.
A completare la serata due momenti molto importanti: l’apparizione sul palco di Bill Clinton, accolto da un’ovazione del pubblico, che ha presentato il film di Spielberg con un elogio a Lincon “un uomo capace di salvare l’Unione e abolire la schiavitù”; il premio alla carriera, il Cecil B. De Mille Award, a Jodie Foster, che ha tenuto commossa un toccante discorso. A presentare la serata le comiche Tina Fey e Amy Poehler, che hanno sostituto l’ex conduttore storico dei Golden Globe Ricky Gervais, ormai fuori dalle grazie dei 93 giornalisti dell’Hollywood Foreign Press Association, a causa delle sue frequenti battute graffianti. Oltre alle premiazioni relative al cinema la cerimonia dei Golden Globe si occupa anche dei riconoscimenti alle serie tv: come miglior serie drammatica ha trionfato il thriller di terrorismo Homeland di Showtime, mentre Girls, di Lena Dunham, si è aggiudicata il premio come miglior serie brillante ( oltre a quello come miglior attrice di commedia andato alla Dunham stessa).