Tarantino presenta a Roma Django Unchained

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Sono cinque le nominations ai Golden Globes per Django Unchained, l’ultima fatica cinematografica di Quentin Tarantino, presentata in questi giorni a Roma durante  una blindatissima conferenza stampa alla quale hanno partecipato tutti gli attori del film escluso Di Caprio. La cerimonia di premiazione, che anticipa di qualche settimana il mega evento degli Oscar, è da sempre una buona occasione per testare i giudizi degli addetti ai lavori: Django Unchained è dunque ben piazzato e può aspettarsi molto anche dagli Oscar.

Il tema centrale del film, il razzismo nell’America di metà ‘800, ha destato non poche critiche fin ora; il regista stesso ha ammesso di essersi ispirato al ‘macaroni western’ italiano, per i contenuti forti trattati. Partendo da ‘Django’ di Sergio Corbucci, Tarantino ha ripreso ed approfondito il tema del razzismo ampliandolo, grazie all’aggiunta del personaggio bianco europeo che insegna il mestiere allo schiavo nero. In Django Unchained c’è però un’inversione di ruoli rispetto all’archetipo western hollywoodiano: non più il salvatore bianco, bensì l’eroe schiavo e di colore. Tuttavia Spike Lee ha avanzato aspre critiche, accusando il film di eccessiva leggerezza nel trattare una tematica così delicata; ma i dati al box office americano e i giudizi degli addetti ai lavori smontano ogni presunzione di polemica.

L’ironia e il surrealismo con cui Django Unchained rilegge e affronta il motivo della schiavitù nel profondo sud dell’America alla vigilia della guerra civile fanno quasi gridare ad un altro capolavoro per Quentin Tarantino. Il piglio surreale fa dunque da padrone (come in ogni suo film del resto) e riesce a raccontare un pezzo di storia americana tramite un film western. «Gli studios in passato hanno sempre avuto paura a metter al centro della scena protagonisti di colore. Si presume ancora oggi che un bianco non possa vedere con gli occhi di un nero. Io ho scelto di seguire un sottogenere del western, quello in cui c’è un mentore e un allievo”. Jamie Foxx, che  interpreta magistralmente il ruolo di Django, è stato protagonista di un curioso passaggio di testimone: Tarantino gli ha piazzato in testa il cappello di Franco Neri, il Django di Corbucci, offrendo così al vecchio attore un piccolo cameo. Django Unchained ( il Django senza catene, alludendo proprio al concetto ribaltato da Tarantino) sarà nelle sale italiane a partire dal 17 gennaio.

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