L’intero mondo del calcio è in apprensione per le sorti di Carmelo Imbriani, 36 anni compiuti proprio Domenica scorsa. L’ex attaccante di Napoli e Benevento è infatti in condizioni gravissime e lotta tra la vita e la morte in un letto di ospedale di Perugia il linfoma di Hodgkin che lo aveva colpito l’estate scorsa non gli da pace e lo tiene prigioniero, prigioniero di una vita che non gli appartiene fatta di chemioterapie e letti di ospedale, e lontano da quei campi di erbetta che lui tanto ama.
Imbriani nato a Benevento nel 76 cresce nelle giovanili del Napoli e all’età di 18 anni il 27 Febbraio 1994 fa il suo esordio assoluto in serie A con la maglia azzurra, tra le fila partenopee ci resta tra alti e bassi sino alla stagione 96-97 anno del suo trasferimento alla Pistoiese. L’attaccante campano concluderà infine la carriera nella squadra della sua città il Benevento, finita la vita agonistica continuerà la sua collaborazione con gli Stregoni anche in seguito diventandone prima allenatore degli allievi dal 2009 al 2011 e poi allenatore della prima squadra sino appunto al sopraggiungere del linfoma. Nell’Ottobre del 2012 in un’intervista rilasciata a “Il Mattino” aveva raccontato della sua malattia e della sua battaglia, da quel momento in poi numerosi erano stati gli atti di solidarietà da parte del mondo del calcio, ultimo la maglietta mostrata alle telecamere da parte di Marek Hamsik dopo il gol al Catania su cui era recata la scritta “Imbriani non mollare”. In serata era circolata la notizia della sua morte battuta da testate giornalistiche anche importanti, per fortuna però tale notizie è falsa, infatti su Sky Sport 24 è intervenuto il fratello di Imbriani che c’ha tenuto a precisare che in realtà l’ex attaccante di Napoli e Benevento è ancora vivo anche se in condizioni critiche. Si spera ora in una miracolosa guarigione, milioni di sportivi sono in questo momento con il fiato sospeso, e pregano affinchè Carmelo segni questo rigore e vinca la sua partita personale con la vita.