Lo scorso 12 ottobre, una donna 54enne, dopo aver fatto intensamente sesso col marito, è stata ricoverata, lamentando una perdita di memoria al Georgetown University Hospital di Washington D.C.
La donna non ricordava nulla di quanto avvenuto nelle 24 ore precedenti all’incontro passionale.
I medici che l’hanno assistita, Kevin Maloy e Jonathan Davis, temendo un principio d’infarto, l’hanno sottoposta a tutti gli accertamenti di routine. Ma una volta terminati tutti gli esami, la diagnosi dei medici è stata Amnesia Globale Transitoria.
La sindrome, tanto rara che il caso è stato riportato sul "Journal of Emergency Medicine", colpisce 3-5 persone ogni 100.000 l'anno, di solito di età compresa tra i 50 e i 60 anni.
Tale amnesia, per fortuna è transitoria, infatti occorrono un paio d’ore per il pieno recupero della memoria e di norma sarebbe indotta da elevati sforzi fisici, attività che implicano un adottamento della cosiddetta “Manovra di Valsalva”: posizione nella quale si contraggono i muscoli addominali provocando un aumento della pressione intra-addominale e ostacolando il normale flusso di sangue deossigenato verso il cuore, che va invece a irrorare le aree del cervello deputate alla memoria.
Secondo LiveScience, la causa non va ricercata nel cervello, bensì nella gola: responsabili sono le valvole carotidee che dovrebbero impedire il reflusso di sangue povero di ossigeno verso l’organo della memoria, ma che difettano in caso di sforzi intensi e prolungati. Fra questi quindi va annoverato anche il sesso.
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