E’ a quota sei il bilancio delle vittime della Costa Concordia, la nave affondata davanti all’isola del Giglio. I vigili del fuoco, dopo una notte di ricerche, hanno ritrovato a bordo il cadavere di uno dei passeggeri dispersi. Il corpo è stato rinvenuto nel secondo ponte, in una parte non sommersa dall’acqua, e indossava il salvagente. Intanto cresce l’allarme visto che la nave si sta spostando a causa del mare mosso. E col peggiorare delle condizioni meteo si affievoliscono anche le speranze di trovare ancora qualche superstite: almeno è quanto ammette il sindaco dell’isola, Sergio Ortelli. Tuttavia all’appello mancano ancora 16 turisti, di cui 12 tedeschi
Intanto si aggrava la posizione del comandante ritenuto colpevole del naufragio. La tragedia è avvenuta per un ‘errore umano‘ e ‘le procedure non sono state rispettate‘. Vi sono inoltre altre testimonianze. Poco prima del disastro è stato visto da testimoni al bar con una donna. Maria Ines Lona, un giudice argentino 72enne, riferisce: “i passeggeri che erano stati sulla nave prima di me dicono che spesso passava il suo tempo tra le donne e il bere“. E ancora un’altra passeggera olandese di 41 anni dichiara al ‘Daily Mail‘: “Quello che mi ha scandalizzato piu’ di tutto – racconta la donna, Monique Maurek – e’ stato quando ho visto il comandante passare gran parte della serata prima che sbattessimo contro uno scoglio a bere al bar con una bella donna sotto braccio“. Insomma di tutto di più; lo psicologo parla di Francesco Schettino: un narcisista, esibizionista, con un disturbo della personalità che lo induce a sopravvalutare le sue capacità e a non rendersi conto delle sue responsabilità.
Lo psichiatra non ha dubbi: “E’ un uomo che non tiene in conto le regole, segue i suoi istinti, i suoi impulsi, non si vuole rendere conto dei rischi. Per questo non credo che tentera’ il suicidio in cella, e’ troppo innamorato di se’, tanto che e’ stato tra i primi ad abbandonare la nave. Non sembra anche dalle sue dichiarazioni successive che il comandante abbia sensi di colpa, che si renda conto della sua imperdonabile leggerezza. Questi soggetti – aggiunge Bruno – non imparano mai dai loro errori, e se qualcuno per assurdo rimettesse Schettino al timone, non e’ escluso che rifarebbe lo stesso errore, perche’ si crede superiore, troppo bravo, e se c’e’ un incidente non e’ mai colpa sua“.
Ma questo non è l’unico problema, il comandate oltre a portar sulla coscienza vite umane deve far conto anche con i problemi causati all’ambiente che di conseguenze si riverberano sulla sua stessa razza e non solo. Il prossimo CdM dichiarerà lo stato d’emergenza in seguito al naufragio della Costa Concordia davanti all’isola del Giglio. Corrado Clini, il ministro dell’ambiente spiega: “Il rischio ambientale per l’isola del Giglio e’ altissimo, l’obbiettivo e’ quello di evitare che il carburante esca dalla nave e stiamo lavorando su questo“; comunque sia vi è una perdita di materia oleosa dalla nave e non è ancora chiaro se è carburante fuoriuscito dal serbatoio, se proviene da una tubatura disconnessa o se è acqua di sentina.
LA SCATOLA NERA – In queste ore si parla addirittura di inquinamento delle prove. Dall’ascolto dei membri dell’euipaggio sembrerebbe che il comandante non abbia eseguito correttamente le procedure di emergenza, abbandonando la nave tra i primi e che avrebbe anche tentanto di entrare in possesso della scatola nera. Schettino, al momento dei fatti, ha raccontato di averla voluta solo per metterla in sicurezza, ma il sospetto degli inquirenti è che ha cercato di inquinare le prove. Sarebbe una conferma dei motivi per i quali il procuratore capo di Grosseto, Francesco Verusio, ne ha ordinato il fermo: “Abbiamo temuto la fuga del comandante Schettino, abbiamo pensato potesse sottrarsi alle sue responsabilità”, ha detto il procuratore.
