Sembrava un incendio avvenuto per cause di forze maggiori, ma in realtà non è stato così. E’ a Trapani che si consuma la tragedia famigliare. Un uomo ha dato fuoco al suo appartamento e poi si è tolto la vita lanciandosi dalla finestra. Pietro Fiorentino avrebbe ucciso la moglie Stefania Mighale, dalla quale era separato e insieme alla figlia di otto anni, la suocera disabile, Nunzia Ritinella 78 anni, e il cognato Hanz, 50.
Le indagini hanno fatto luce sull’accaduto svelando il gesto di follia celato dietro ad una separazione coniugale. L’uomo sarebbe andato nell’appartamento dell’ex-moglie e dopo l’ennesima lite e l’avrebbe uccisa, assassinando poi il resto della famiglia e appiccando il fuoco.
Alle spalle nessuna denuncia o segnalazione: “Non abbiamo ricevuto alcuna denuncia per stalking” dichiara il procuratore di Trapani, Marcello Viola, uscendo dalla palazzina di via Omero che è stata momentaneamente evacuata.
Secondo le prime indiscrezioni Fiorentino non aveva accettato la separazione da sua moglie e la tormentava chiedendole denaro e dicendole di voler tornare insieme a lei. L’edificio fa parte di un complesso di case popolari in una strada che collega la bretella autostradale al centro di Trapani. Parzialmente annerita dal fumo dell’incendio è stata sgomberata in via precauzionale dai vigili del fuoco.
