Il primo protagonista del nuovo anno sarà l’aumento delle tasse e il debutto di nuove. Tuttavia emerge la promessa che gli importi all’evasione saranno utilizzati per abbattere le imposte a famiglie e imprese. Se questo è stato quindi l’anno dell’Imu, il 2013 sarà l’anno dedicato alla ‘pressione fiscale‘ che dal 44,7% salirà al 45,3%. Tale aumento riguarda in particolar modo le tasse su case e investimenti finanziari. Poi c’è l’Ivie, l’imposta che si paga per il valore degli immobili all’estero e a marzo, invece, arriva la ‘Tobin Tax‘, sulle transazioni finanziare.
Ma è lei la protagonista e l’incubo di tutti gli italiani, la TARES, la nuova tariffa sui rifiuti che verrà calcolata a partire da aprile (aumentata del 25%), applicata sulla grandezza degli immobili; e così manda in vacanza la Tarsu, assorbendo poi la Tassa di Igiene Ambientali. I contribuenti, invece, vedranno salire l’Iva dal 21 al 22%.
Ci saranno poi degli sconti, per chi già se lo può permettere! Lo stato ti premia se vuoi ristrutturare la tua casa, e proprio perché ‘hai già la possibilità per farlo‘ in aiuto scende in campo il Robin Hood dei ricchi e ci saranno così sconti sui lavori di ristrutturazione (dopo la detrazione scende dal 50 al 36%) e in più degli sconti per i figli a carico, che immaginiamo sarà un pugno di bruscolini.
Oltre queste tasse di ordinaria follia vi segnaliamo anche gli aumenti della posta, assegni e canone tv, un ulteriore stangata tracciata da Adusbef e Federconsumatori. Aumenta tutto: alimentari, biglietti dei treni, assicurazione Rc auto, bollette, bolli e servizi postali e bancari, pedaggi e tutto andrà ad incidere per un importo totale di 1.500 euro a famiglia. Si parte così con il canone Rai – +1,5 euro – all’aumento delle tariffe aeroportuali +8,5 euro a biglietto, per finanziare a spese dei passeggeri; gli aumenti delle tariffe postali, da un minimo di + 15% a + 40% per la posta prioritaria, del 58,3% per il bancoposta il cui canone annuo, salirà da 30,99 a 48 euro ed il costo degli assegni, prima gratis portati a 3 euro (a luglio i bollettini erano rincarati del 18% passando da 1,10 ad 1,30 euro), «firmate sottobanco dall’Agcom nel clima pre-festivo – accusano Adusbef e Federconsumatori – per contenere la rabbia dei cittadini-utenti».
Ricapitaolando:
- CANONE RAI +15 €;
- TARIFFE AEROPORTUALI +8,5 €;
- TARIFFE POSTALI +15/40% (Posta prioritaria, raccomandate);
- BANCOPOSTA +31/48 € (Tariffe annue)
- ASSEGNI +3 €.