BRASILE– Una storia bizzarra ma vera: è stato catturato il gatto che aiutava i detenuti ad evadere dal carcere. Il felino era stato addestrato per trasportare cellulari, lime e strumenti per scavare gallerie ma ora il gioco è finito perché l’animale, sicuramente oggetto di malsana strumentalizzazione da parte dei detenuti, è ‘in manette’.
E’ difficile immaginare un gatto ‘complice’ ma i detenuti e il piccolo gatto bianco-nero del carcere di Arapiraca, a nord-est del Brasile, ci hanno dimostrato che purtroppo non è così. Dopo alcuni sospetti e strani avvenimenti, un poliziotto si è accorto che il gattino vagante si era un po’ appesantito e così si è avvicinato all’animale scoprendo il trucco ricco di ingegno: i detenuti avevano legato, con il nastro adesivo, gli strumenti d’azione al corpo del gatto.
Un colpo grosso quello accaduto in Brasile e pare sia difficile indicare il colpevole; una cosa è certa il gatto non parla, con questa decisa ironia ha commentato la vicenda Marcelo Avelino, uno dei responsabili alla sicurezza del carcere. E così il povero gatto, complice innocuo, scaltro e insospettabile, è stato colto in flagrante e adesso verrà accolto in un centro di accoglienza per animali in Brasile. La pena è bizzarra e paradossale: il gatto, per fortuna, abbandonerà il carcere di Luiz de Oliveira Souza. Purtroppo gli animali sono spesso vittime di giochi e torture da parte degli adulti e ci auguriamo che una vicenda simile non si ripeta. Insomma, oltre alla gravità dei gesti, ciò che è accaduto è qualcosa di molto curioso e diffonde un gran senso di pena.