Pare si stia concretizzando il duro colpo che Studio Ghibli ha subito dall’allontanamento del suo cofondatore Hayao Miyazaki. Dopo la dichiarazione del premio Oscar nel recente documentario>The Kingdom of Dreams and Madness: “Il futuro è chiaro. Cadrà a pezzi. Lo sento già.” decreti il collasso dell’azienda, anche se secondo Toshio Suzuki, general manager dell’azienda, la chiusura non è così inevitabile: in un talk show giapponese, Suzuki ha ammesso che la cessazione di ogni attività produttiva è una delle opzioni, ma ha aggiunto che per prima cosa si proverà a eseguire una “ristrutturazione” per preparare il terreno alle nuove generazioni.”Non crediamo di poter continuare con lo stesso approccio che abbiamo mantenuto finora. Ci prenderemo una piccola pausa per pensare al modo migliore di procedere.”
Addirittura c’è chi sostiene che lo Studio Ghibli rimarrà in piedi solo come ufficio stampa per conservare i propri storici marchi. La drasticità di Hayao tuttavia non è previsione in toto rispetto a quello che sarà il futuro dell’azienda. Dopotutto anche con l’uscita di When Marnie Was There di Hiromasa Yonebayashi, autore di Arrietty, ci fa credere che il prosieguo della tradizione gloriosa iniziata con Miyazaki è del tutto fattibile.