L’uomo lupo esiste? Pare proprio di sì, ma non si trasforma: è un semplice bipede che vive ed educa i suoi amici canidi condividendo il medesimo stile di vita. Conosciuto appunto come Wolf Man, il suo vero nome è Werner Freund e strappa brandelli di carne cruda di capriolo a morsi e insegna ai cuccioli a cacciare, e se questo ancora non vi ha stupido, Freund, ulula anche alla luna.
Quest’uomo, un bel giorno, ha deciso di cambiare vita vivendo tra i suoi amici animali e lasciando il suo lavoro com paracadutista nell’esercito tedesco. Una vita dedicata a questi affascinanti animali per i quali il ricercatore ha fondato a Merzig, in Germania, il Wolfspark Werner Freund, una riserva di 10 ettari di foresta in cui oggi vivono 29 esemplari dei 70 lupi da lui cresciuti come figli. Così l’uomo ha deciso di passare direttamente alla pratica e vivere con loro facendosi accettare dal branco perché “chi vuole capire un lupo, deve comportarsi come un lupo“, dichiara lo stesso Freund. All’interno della riserva sono presenti lupi artici, europei, canadesi, siberiani e mongoli, tutti provenienti da zoo o da parchi.
Tuttavia per vivere in armonia con loro, per Werner, è stato necessario imparare la loro lingua: ha dovuto imporsi come maschio alfa, maschio dominatore. La gerarchia del branco è rigida e va rispettata in ogni ruolo dal maschio alla stessa femmina alfa, l’unica che si riproduce col maschio omega, capro espiatorio del branco. Inoltre è lei ad organizzare le battute di caccia.
E così, dopo anni di studi, l‘uomo lupo è riuscito a diventare il capobranco, addenta per primo la preda prima di lasciarla agli altri lupi e in più ha imparato ad ululare con loro. Il lupo ascolta e riconosce il suo richiamo. Ululare è fondamentale per questa specie, visto che ha lo scopo di segnalare la propria posizione al resto del branco, permettendo di ispezionare il territorio di caccia.
I lupi artici dal pelo candido hanno conquistato il cuore di Freund che è stato spesso oggetto di critiche per questo suo “stile di vita”. Comunque sia è un’esperienza la sua che ribalta l’immagine del lupo come animale aggressivo e pericoloso e che ci fa capire quanto questi animali abbiano ancora tante cose da insegnarci: come l’accettazione di un nuovo membro che riesce a vivere con loro rispettando le regole del branco.
