Omicidio Loris Stival: la madre nuovamente in Procura

CronacaOmicidio Loris Stival: la madre nuovamente in Procura

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LORIS: INVESTIGATORI METTONO A PUNTO TASSELLI INCHIESTA

Le telecamere di Sky News seguono in diretta l’evolversi del caso del piccolo Loris. Davanti alla casa della famiglia Stival sono sopraggiunte le forze dell’ordine introducendosi nell’abitazione del piccolo Loris. La sensazione trasmessa è che a breve potremo riuscire a sapere la verità su questo atroce delitto. Da parte della procura non ci sono stati molti aggiornamenti negli ultimi giorni, tuttavia la donna è stata prelevata dall’abitazione e portata dal pm insieme al marito. Secondo alcune indiscrezioni potrebbero essere due le persone che abbiano avuto un ruolo nella morte di Andrea Loris Stival. La donna probabilmente verrà di nuovo interrogata, troppi buchi neri e contraddizioni da colmare anche se la donna è rimasta fedele alla sua versione dei fatti, raccontando sempre di aver portato il bambino a scuola e di essere tornata a prenderlo verso mezzogiorno quando poi ha lanciato l’allarme. Invece ci sono moltissime immagini delle telecamere di sorveglianza posizionate in tutto il centro di Santa Croce (Ragusa) le quali raccontano una storia diversa. Vedono la donna che torna a casa, il bambino che scende dall’auto poco prima delle nove e probabilmente c’è una mezz’ora durante la quale la donna e il bambino si trovano insieme a casa. Che cosa è successo in quella mezz’ora? Ci sono delle telefonate e degli sms che la moglie ha fatto al marito.

Tuttavia non ci sono notizie ufficiali circa la doppia partecipazione al delitto. Sarebbe infatti impossibile che solo una persona avrebbe potuto immobilizzare il bambino e strangolarlo e liberarsi del cadavere trasportandolo a 4 km dal centro di Santa Croce. I giornali locali parlano di una coppia diabolica che avrebbe messo in piedi una falsa pista, quello della pedofilia, facendo ritrovare il bambino con i pantaloni abbassati.

Il Corriere di Ragusa, almeno, ipotizza un possibile secondo soggetto sia entrato in scena nel momento in cui il cadavere è stato gettato nel canalone di contrada Mulino Vecchio. Il movente, sempre secondo il quotidiano, potrebbe essere la necessità di mettere per sempre a tacere il bambino e impedirgli di rivelare qualcosa di cui era stato testimone o di cui era comunque venuto a conoscenza.

Un’altra smentita che proviene dal legale della madre di Loris è quella della sua vettura, che non sarebbe passata nelle vicinanze del luogo in cui il cadavere è stato ritrovato. “Dire che la macchina della signora passa a 50 metri dal Vecchio Mulino, cioè il luogo del ritrovamento del corpo del piccolo Loris, è una fuga di notizie che non rispecchia la realtà“, afferma illegale, secondo cui “in verità l’autovettura passa a 50 metri dalla traversa dalla quale, per arrivare al punto dove è stato ritrovato il corpo del bambino, c’è quasi un chilometro. Quindi la fuga di notizie non rappresenta la realtà e fa più male ancora a chi è costretta a viverla, cioè la famiglia“.

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