Vittorio Sgarbi si scaglia contro l’albero di Natale installato nella città di Urbino. Lo definisce una “inutile bruttura immorale”. Ma è l’ennessima esagerazione del critico d’arte oppure ha un fondamento di verità questa sua presa di posizione? Sgarbi è, tra le altre cose, assessore alla Cultura e alla Rivoluzione del comune di Urbino. Grazie a questa sua carica può quindi tranquillamente esprimere il suo parere tecnico da esteta sull’installazione dell’albero di Natale nella piazza ad Urbino. Ha addirittura minacciato le sue dimissioni se non lo tolgono.
Il 13 dicembre, in pieno clima natalizio, Sgarbi ha rilasciato una dichiarazione molto forte e aspra contro l’albero di Natale: “Il Natale non può essere un pretesto per rendere più brutta la città. Una città, durante le feste natalizie, può essere più luminosa, più colorata, più magica, non più brutta…”. Questo commento affidato ai social network è diventato subito virale tanto da ottenere 400 commenti e tante condivisioni. Ma cos’ha questo albero che non va?
Non è un albero natalizio classico ma una “variazione sul tema”: è una struttura a forma ottagonale che si erige come se fosse una sorta di piramide. E’ in metallo e ricoperta da bassorilievi realizzati dallo scultore urbinese Ermes Ottaviani. Sgarbi lo ha anche definito un “tendone da circo” che ricopre anche la fontana che si trova al centro della piazza. Ma poi alla denuncia si collega anche una minaccia, come abbiamo già detto.
Sgarbi ha infatti annunciato che “se entro domani non verranno tolti albero e tendone, io mi dimetto. In altre città avrei detto che non mi piacciono, ma nella città in cui io sono assessore, non li tollero”. Cosa succederà ora? Di certo sembra che l’amministrazione comunale non voglia tornare sui suoi passi. Cosa deciderà quindi di fare Sgarbi?