22Maurizio Sarri, l’allenatore del Napoli, è ancora nella bufera dopo le offese omofobe lanciate all’indirizzo dell’allenatore dell’Inter, Roberto Mancini, durante la partita di Coppa Italia andata in scena allo stadio San Paolo martedì sera. Ma questa volta la diatriba non è tra i due tecnici, bensì tra l’allenatore partenopeo e la Democrazia Cristiana che lo ha querelato per una sua dichiarazione in conferenza stampa dopo l’episodio con Mancini. Ecco la frase incriminata: “Ho detto la prima offesa che mi è venuta in mente, gli avrei potuto dire sei un democristiano”.
Probabilmente Maurizio Sarri starà pensando che gli converrebbe chiudersi nel silenzio stampa, visto che negli ultimi giorni, qualsiasi cosa egli dica, gli costa squalifiche e polemiche. Dopo l’episodio del San Paolo che lo ha visto coinvolto in un litigio con l’allenatore dell’Inter, la Democrazia Cristiana, ha presentato oggi, al Procuratore capo di Palermo Francesco Lo Voi, una denuncia-querela nei confronti del tecnico dei partenopei. A fare scattare la denuncia sono state le frasi pronunciate da Sarri in conferenza stampa, quando, per giustificarsi per gli insulti a Mancini, ha spiegato:“Ho detto la prima offesa che mi è venuta in mente, gli avrei potuto dire sei un democristiano”.
Parole che non sono piaciute affatto ai democristiani. L’esposto è a firma di Alberto Alessi, segretario nazionale della “Democrazia Cristiana Nuova“, ex deputato Dc, nonché figlio di Giuseppe Alessi, primo presidente della Regione Sicilia e tra i fondatori della Democrazia Cristiana e del suo simbolo. “La decisione di querelare Sarri per le sue parole sulla Democrazia cristiana non è un fatto personale. Ma intendo difendere i valori della Democrazia cristiana e di uomini come Sturzo, De Gasperi e non ultimo mio padre”, ha dichiarato all’Adnkronos Alessi.