Totò Riina, 85 anni, è stato nuovamente ricoverato in ospedale a Parma, dove è detenuto. Pare che le condizioni di salute del boss corleonese, che già a febbraio era stato ricoverato, siano gravi. La notizia è stata diffusa da Luca Cianferoni, avvocato di Riina, nel corso del processo per la strage di via d’Amelio dove perse la vita il giudice Paolo Borsellino.
Il boss di Cosa Nostra, Totò Riina, non sarà ascoltato il 17 dicembre, come inizialmente previsto, nel quarto processo Borsellino quater per la strage di via D’Amelio, in corso davanti alla corte d’Assise di Caltanissetta. Riina, che è detenuto al 41 bis nel carcere di Parma, è stato infatti ricoverato nell’ospedale della città emiliana e non potrà rendere la testimonianza per via delle sue condizioni di salute.
Salvatore Riina, detto Totò è nato a Corleone il 16 novembre 1930, considerato il capo di Cosa Nostra dal 1982 fino al suo arresto, avvenuto il 15 gennaio 1993. Viene indicato anche con i soprannomi û curtu, per via della sua statura e La Belva, adottato per indicare la sua ferocia sanguinaria.
Nella primavera del 2003 subisce un intervento chirurgico per problemi cardiaci, e nel maggio dello stesso anno viene ricoverato nell’ospedale di Ascoli Piceno per un infarto. Sempre nel 2003, a settembre, viene nuovamente ricoverato per problemi cardiaci. Trasferito nel carcere milanese di Opera, viene nuovamente ricoverato nel 2006 all’ospedale San Paolo di Milano, sempre per problemi cardiaci. Il 4 marzo 2014 viene nuovamente ricoverato, così come a febbraio di quest’anno.