BERGAMO – Dramma sulle montagne: muore precipitando dal pizzo Roderta, Mario Merelli, 49 anni, uno dei ‘Re degli Ottomila’.
Era uno dei più noti alpinisti italiani per la sua capacità di scalare le vette più alte come l’Everest. Merelli era nato a Vertova il 2 luglio 1961 e viveva a Lizzola. Era stato avviato alla montagna del padre Patrizio Merelli, guida alpina. E’ precipitato mentre saliva la cordata di pizzo Roderta, con un amico, in Valbondione provincia di Bergamo. L’amico nemmeno un graffio, per Merelli invece non c’è stato nulla da fare ed il suo corpo è stato portato via da un elicottero nelle prime ore del mattino.
Per ora si sta cercando di ricostruire la dinamica. E intanto tra le sue imprese alpinistiche ricordiamo appunto L’Everest, Makalu, Kangchenjunga, Gasherbrum I, Shissha Pangma, Annapurna, Broad Peak, Lhotse e Dhaulagiri.
Ma il caso vuole che Merelli dovesse morire su una di quelle montagne che conosceva meglio, quelle di casa sua. Sarebbe partito ieri sera alle ore 23 da Valbondione con una salita notturna raggiungendo quota 3mila metri e stamani sarebbero arrivati in vetta diretti verso il rifugio di Brunone. Ed è proprio qui che si consuma la tragedia. Merelli si sarebbe aggrappato a una roccia molto grossa che sfortunatamente ha ceduto trascinandolo con sé morendo sul colpo per una caduta di ben trecento metri.
LE PAROLE DEL PRESIDENTE CAI DI BERGAMO PierMario Marcolin: “Abbiamo perso un gigante di umiltà, un uomo di grande valore e di grande serietà e professionalità“.