Prosegue il processo a Breivik, l’uomo che lo scorso 22 luglio uccise 77 giovani tra Oslo e l’isola di Utoya, in Norvegia.
Nell’udienza di oggi il simpatizzante dell’estrema destra xenofoba ha detto di considerare patetica la richiesta di condanna di 21 anni (il massimo della pena previsto dal codice del paese scandinavo), augurandosi per lui la condanna a morte o l’assoluzione. Breivik dice di aver agito per difendere l’etnia norvegese dall’invasione musulmana, e profetizza : “Non sono il solo a volerlo. Succederà ancora”. Una dichiarazione che sembra contrastare con le altre fatte dallo stesso Breivik, che si era professato: “una cellula auto-gestita e indipendente”. L’accusa da parte sua si dice sicura che non esistano altre cellule.