Tajada: 4° volume di un’opera monumentale ‘Napoli Spagnola’

CulturaTajada: 4° volume di un'opera monumentale 'Napoli Spagnola'

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La storiografia ufficiale non si è mai preoccupata di portare alla ribalta quello che è definito da molti storici come il periodo aureo del mezzogiorno italiano, ed a colmare quest’assenza ci ha pensato lo scrittore e studioso iberico Francisco Elias de Tajada, con la sua monumentale opera Napoli Spagnola, edita dalle edizioni Controcorrente di Napoli.
Lo studioso traccia i profili delle grandi menti che popolarono il capoluogo partenopeo all’inizio del seicento, e l’impegno che fu profuso per difendere la politica e l’egemonia del Re di Napoli su una parte della penisola italiana. Nella sua opera de Tejada ci parla della Napoli bella” e di un periodo bisognoso di essere rivisitato, basti pensare che l’Italia e Napoli in particolare, divennero la meta preferita di grandi autori, come nel caso di Cervantes, l’autore del Don Chisciotte, che prese parte alla battaglia di Lepanto combattendo nelle fila dell’esercito napoletano, e fermandosi a lungo nel capoluogo partenopeo.

Nel quarto volume della Napoli Spagnola, un intero capitolo è dedicato a Tommaso Campanella, di cui si analizzano gli scritti e gli atti del processo a cui fu sottoposto. Lo storico de Tejada, nella sua opera e nei suoi studi, sostiene che la sola Napoli autentica fu quella partecipe delle comuni imprese della monarchia spagnola, poiché solo all’epoca di Filippo III°, Napoli raggiunge l’apoteosi del piacere di vivere. Non è un caso che con i suoi trecentomila abitanti ,il capoluogo partenopeo si trasforma nella città più popolosa della monarchia spagnola.

Nessuno può tacere che de Tejada ha il merito di aver posto in evidenza quello che è definita “l’età d’argento” della Napoli spagnola, un importante periodo in cui il capoluogo partenopeo attirava artisti ed ingegni, e non li faceva fuggire come accade oggi nel nostro paese, producendo cultura e tradizioni che sono alla base di una storia che deve essere ancora rivisitata e portata alla luce.

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