Ieri sera è andata in onda l’ultima puntata dell’anno di Che tempo che fa (la prossima domenica 6 gennaio) come sempre dallo studio TV3 di Milano. Puntata ricca di ospiti d’eccezione, tra i quali i registi Tornatore e Rosi, il comico Paolo Rossi e il conduttore e scrittore Valerio Massimo Manfredi. Si parte con Flavio Caroli, storico dell’arte ormai presenza fissa a Che tempo che fa, che racconta e spiega la storia dell’arte e della pittura.
Gianfranco Rosi, neo novantenne, è uno dei più grandi registi italiani esistenti. Allievo di Visconti, per il quale ha lavorato per anni come aiuto regista, ha diretto circa una ventina di pellicole, tra cui molti film d’inchiesta come Salvatore Giuliano (1962), Le mani sulla città, Leone d’Oro al Festival di Venezia nel 1963 e Il caso Mattei, Palma d’Oro a Cannes nel 1972. Il Professore, soprannome dovuto alla sua pignoleria di scuola viscontiana, ha ricevuto nel corso della sua carriera numerosi riconoscimenti, tra cui l’Orso d’oro alla carriera al 58° Festival di Berlino nel 2008, mentre il 31 agosto 2012, Giuseppe Tornatore, nel corso della 69° edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, gli ha consegnato il Leone d’oro alla carriera. Rosi racconta nel corso dell’intervista le sue esperienze con Visconti, gli episodi di estrema pignoleria durante le riprese di La terra trema che hanno poi contribuito a forgiare la sua futura tecnica registica.
Presente in studio a Che tempo che fa assieme a Rosi anche Giuseppe Tornatore, il regista siciliano che il 13 novembre scorso ha pubblicato Francesco Rosi – Io lo chiamo cinematografo – Conversazione con Giuseppe Tornatore, libro-intervista ad un maestro del cinema italiano, un’interessante conversazione sul cinema, sulla cultura e sulla vita. Il primo gennaio uscirà nelle sale il suo ultimo film La migliore offerta, una storia d’amore atipica consumata nel mondo delle aste d’arte, tra misteri e toni tipici del thriller. Il regista racconta a Fazio le atmosfere e le sensazioni che hanno accompagnato la realizzazione del film e soprattutto l’idea che lo ha spinto ad abbracciare questo progetto. Tornatore afferma che da tempo riceveva cataloghi d’aste pur senza averli ordinati e sfogliandoli fu incuriosito dal linguaggio con il quale venivano descritte le opere d’arte in vendita.
E’ poi la volta di Valerio Massimo Manfredi, scrittore, conduttore televisivo ed archeologo specializzato in topografia del mondo antico, ha parlato del suo ultimo romanzo Il mio nome è Nessuno – Il giuramento, dal 6 novembre in libreria. Infine lo spazio dedicato all’intrattenimento e alla satira è stato occupato sia dal comico Paolo Rossi che, come sempre, dall”intervento conclusivo di Luciana Littizzetto che non risparmia nemmeno stavolta commenti ironici e stoccate a Silvio Berlusconi.