Il giovane imprenditore di una nota impresa edile di Lerici, Andrea Calevo è stato liberato grazie a un blitz di polizia e carabinieri dopo una reclusione durata 15 giorni. Il giovane trentenne ora sta bene. E’ stato accompagnato dai Carabinieri a casa e ancora frastornato, ma felice ha ringraziato le forze dell’ordine per averlo liberato.
L’imprenditore Calevo era stato rapito nella notte tra il 16 e il 17 dicembre da tre uomini che dopo aver derubato nella villa in cui il giovane viveva con la madre, lo hanno portato via, lasciando la donna legata ad una sedia. Da allora sembravano non esserci novità in merito al suo rapimento, ma oggi finalmente si è appresa la straordinaria notizia della sua liberazione. Grazie infatti ad un’articolata attività svolta dalle Forze dell’Ordine dalla Polizia di Stato e dall’Arma dei Carabinieri, coordinati dalla Procura Distrettuale Antimafia di Genova, Andrea Calevo è stato ritrovato in uno scantinato in via del Corso, non molto lontano dalla sua abitazione, nella casa di un pregiudicato italiano, rannicchiato in un angolo con gambe e piedi legati. Alla vista degli uomini delle forze dell’ordine il giovane Calevo ha subito detto “Grazie” poi è scoppiato a piangere.
Per adesso sono state fermate tre persone. Michele Di Lecce, procuratore capo di Genova, è intervenuto dicendo che “I fermati sono italiani e albanesi“ e che “L’imprenditore sta bene, ci ha ringraziato. L’operazione è il frutto di una attività molto professionalmente e congiuntamente condotta da carabinieri e polizia”. Gli inquirenti si stanno ora occupando di esaminare attentamente le posizioni delle tre persone indagate. Il prefetto Gaetano Chiusolo, che ha seguito tutte le diverse fasi dell’operazione, si è congratulato con il personale della Polizia di Stato per il raggiungimento dell’importante risultato, frutto – spiega in una nota la polizia – di una sinergica azione di coordinamento con l’arma dei carabinieri.