In ogni situazione il Governo di Enrico Letta ribadisce che la priorità è il lavoro. In un Paese in cui non c’è occupazione non esiste vita e speranza. Ma a quando questi cambianti? Quando diminuiranno le tasse se solo fino a qualche giorno fa si è parlato di aumentare ulteriormente l’Iva?
La situazione economica e sociale nel Paese è al limite del collasso. Occorre una svolta”. L’appello arriva dal segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, che ha aperto il XVII congresso federale. “L’obiettivo è uno shock fiscale finalmente positivo, un taglio forte delle tasse” sui redditi da lavoro e pensione per le imprese che assumono e investono. E Letta risponde: “Mi aspetto un sindacato inflessibile”.
Continua Letta: «Se non c’è il lavoro, il Paese non si salva: io mi impegno a a lavorare incessantemente per rimetterlo al centro di tutte le politiche del Paese. – prosegue al congresso della Cisl – Se scatterà questo meccanismo tornerà la fiducia anche a investire. E dovremo gestire questo processo insieme», ha aggiunto il premier dal palco dove Raffaele Bonanni ha chiesto al governo uno «choc fiscale» per far ripartire la produzione.
Poi Letta utilizza un paragone molto semplice per illustrare una soluzione che può risolversi impegnandosi tutti assieme. Così il Corriere della Sera parla di una citazione rubata al pesciolino Nemo che dopo una lunga corsa trova il papà e poi finisce nella rete dei pescatori: «fa capire a tutti i pesci devono lottare insieme. Se tutti spingiamo nella stessa direzione allora succede il miracolo. Si rompe la rete e Nemo ritrova il papà. – sottolinea – Se tutti spingiamo nella stessa direzione allora succede il miracolo. Si rompe la rete e Nemo ritrova il papà». Letta sottolinea: «È un messaggio semplice per i bambini, ma dobbiamo recuperarlo anche noi. I problemi li dobbiamo risolvere tutti insieme».
Con i ministri Ue, Letta dichiara: «cercheremo di mettere a punto una agenda per dire che dal prossimo semestre e dal 2014 contro la disoccupazione ci saranno non solo parole ma fatti concreti. Questo e’ il messaggio forte che uscirà da Roma».
