E’ stato respinto dalla Consulta, il ricorso di Silvio Berlusconi in merito al processo Mediaset. Negato il riconoscimento del legittimo impedimento per Berlusconi a comparire nell’udienza del processo Mediaset svoltasi il primo marzo del 2010, perché impegnato a presiedere un Consiglio dei ministri non previsto.
“Dalla discesa in campo ad oggi la mia preoccupazione preminente è sempre stata ed è il bene del mio Paese. Perciò anche l’odierna decisione della Consulta, che va contro il buon senso e tutta la precedente giurisprudenza della Corte stessa, non avrà alcuna influenza sul mio impegno personale, leale e convinto, a sostegno del governo né su quello del Popolo della Libertà. E ciò nonostante continui un accanimento giudiziario nei miei confronti che non ha eguali nella storia di tutti i Paesi democratici. Questo tentativo di eliminarmi dalla vita politica che dura ormai da vent’anni, e che non è mai riuscito attraverso il sistema democratico perché sono sempre stato legittimato dal voto popolare non potrà in nessun modo indebolire o fiaccare il mio impegno politico per un’Italia più giusta e più libera“. Questo è quanto ha affermato l’ex premier in seguito alla decisione della Consulta.
Intanto il Pdl ha una dura reazione: “Ci rechiamo immediatamente da Berlusconi. La decisione travolge ogni principio di leale collaborazione e sancisce la subalternità della politica all’ordine giudiziario“. Questo è quanto appare in una nota dei ministri del Pdl. “E’ una decisione incredibile. Siamo allibiti, amareggiati e profondamente preoccupati“.