Il limite fissato da Obama in Siria è stato superato. Il Presidente americano, Barack Obama, ha più volte parlato della ‘linea rossa’ intendendola come il limite massimo che il regime di Assad in Siria non avrebbe dovuto oltrepassare per evitare un intervento statunitense. Ma le cose non sono andate come si sperava. Per la prima volta la Casa Bianca ha affermato che il regime di Assad ha usato armi chimiche. Sembra infatti, che all’interno del governo le comunità di intelligence di Stati Uniti ed Europa abbiano effettivamente concordato sull’uso di agenti chimici da parte del regime siriano. In particolare si è parlato, in base a quanto è stato riportato dal New York Times, di gas sarin che pare che abbia provocato nell’ultimo anno dai 110 ai 150 morti. In conseguenza di ciò gli Usa hanno deciso che aiuteranno i ribelli. Obama si è detto pronto ad inviare armi in Siria per fornire ‘sostegno militare’ ai ribelli.
Fino a questo momento era sembrato del tutto insensato l’atteggiamento di Obama che ha scelto e sostenuto per diverso tempo l’immobilismo. Forti critiche erano giunte al Presidente americano anche da parte democratica e dall’ex presidente, Bill Clinton. Ora però Obama decide di cambiare linea di condotta per il conflitto in Siria. Intanto dura è stata la reazione dell’ Ue di fronte alla decisione americana: “Le informazioni sull’uso di armi chimiche da parte di Assad sono state costruite” dagli Usa come “le bugie sulle armi di distruzione di massa di Saddam Huessein“. Questo è quanto il Presidente della Commissione Esteri della Duma, Alexiei Pushkov, ha scritto su Twitter questa mattina. “Obama sta prendendo la stessa strada di Bush” ha aggiunto.