Lutto nel mondo della musica per la scomparsa di Giancarlo Bigazzi

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Giancarlo Bigazzi è morto questa notte all’eta di 71 anni all’ospedale Versilia di Viareggio dove era ricoverato da qualche giorno.
Nato il 5 settembre 1940 a Firenze, Bigazzi è stato un protagonista assoluto della musica italiana, ex leader degli ‘Squallor’ e autore di colonne sonore e canzoni di grande successo che ha saputo andare ben oltre il ruolo di compositore di hit per diventare produttore, e responsabile di un suono che ha marcato decenni del nostro pop.

La salma di Giancarlo Bigazzi verrà trasporta alla Badia Fiesolana (San Domenico, Fiesole) dove da domattina sarà aperta la camera ardente, e dove domenica si svolgeranno i funerali.

I suoi primi successi di autore risalgono alla fine degli anni ’60, quando, ancora giovanissimo, cominciò a firmare testi (e talvolta musiche) di brani di successo di titoli che hanno fatto la storia: ‘Luglio‘ per Riccardo Del Turco e ‘Lisa dagli Occhi Blu‘ per Mario Tessuto, ‘Rose Rosse‘ per Massimo Ranieri, “Lady Barbara” per Renato dei Profeti,  ‘Eternità‘ per i Camaleonti e Ornella Vanoni.
Negli anni ’70 arrivano, ma sono solo i titoli piu’ famosi, ‘Montagne Verdi‘ per Marcella Bella, ‘Erba di casa mia‘ per Massimo Ranieri, ‘Un sorriso e poi perdonami‘ per Gianni Bella.
Al principio degli anni ’80 grazie alla collaborazione con Umberto Tozzi comincia la sua attivita’ di produttore e firma i pezzi che hanno trasformato Tozzi in una star e fatto il giro del mondo, primo tra tutti ‘Gloria’, ma ci sono anche ‘Ti amo’, ‘Tu’. Sempre Bigazzi a firmare ‘Si può dare di più’, il pezzo portato alla vittoria a Sanremo dal trio Morandi-Ruggeri e Tozzi.
Negli anni ’90 successivo ha creato una sorta di factory che grazie al successo mondiale di Self Control di Raf e’ stata uno dei fulcri della canzone italiana: da li’ sono usciti Masini (per lui ha scritto i piu’ grandi successi), Paolo Vallesi, Aleandro Baldi. Dal punto di vista autorale, a parte Gli uomini non cambiano, uno degli ultimi successi di Mia Martini, tra le sue composizioni piu’ prestigiose ci sono la musica di Cirano di Francesco Guccini e le colonne sonore di ‘Mery per sempre’ e ‘Mediterraneo’, il film di Gabriele Salvatores che ha vinto l’Oscar.

Nel frattempo, insieme al paroliere Daniele Pace, al suo fido compositore Totò Savio e ai discografici Alfredo Cerruti ed Elio Gariboldi fonda gli Squallor: la cosa era nata come una goliardata ma si rivelò un grande successo durato quasi 25 anni, dal 1971 al 1994, che ha prodotto quattordici album, due film (Arrapaho e Uccelli d’Italia) e ha segnato un capitolo fondamentale per la canzone umoristica e dissacrante nel nostro Paese.
Inizialmente la loro notorietà è stata legata soprattutto ai testi “coloriti” apparentemente a buon mercato ma dietro alla quale si celava una vena satirica che sbeffeggiava vizi e malcostumi dell’Italia della cosiddetta “PrimaRepubblica”. Buona parte di questi momenti comici, insieme ad alcune battute famose, sono recitati e cantati in napoletano, tuttavia il gruppo non ha una vera e propria collocazione geografica.

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