Con l’inno di Mameli si è aperta oggi la manifestazione del sindacato dei lavoratori Cgil in piazza San Giovanni a Roma. Un protesta che animerà la piazza per tutta la giornata, alternando interventi degli esponenti dei vari settori industriali italiani che si trovano a fronteggiare la grave crisi del momento a momenti musicali. Artigiani, lavoratori dell’edilizia, metalmeccanici, professionisti, tutti uniti nella protesta contro l’agenda del governo, rivendicando il diritto al lavoro ed al salario e chiedendo a gran voce di “evitare il disastro”, dando priorità alle scelte strategiche di politica industriale e alle misure di sostegno per i lavoratori. Richiesta di interventi per arginare la crisi e per salvaguardare i precari sono dunque i nodi centrali della protesta, che si snoda tra numerosi stand, divisi per categorie del sindacato e per regioni, decorati con palloncini rossi e bandiere della Cgil, e nei quali campeggiano gadget e slogan come “Giovani non più disposti a tutto” oppure “Rivendichiamo lavoro e salario… per il momento offriamo il pane” (su di uno stand adibito a panetteria, con tanto di forno a legna).
La Cgil in piazza è dunque un’agorà del lavoro, composta da trenta stand in tutto ed un palco sul quale si alternano musica (Casa del Vento, Tosca, Eugenio Finardi) e storie e testimonianze di lavoratori. A concludere la manifestazione l’intervento, previsto per le 16-16,30, del segretario generale Susanna Camusso, che ha precedentemente dichiarato “Senza lavoro siamo senza futuro”. Numerosi anche i commenti dei ministri a riguardo: la Fornero ha espresso solidarietà “Ho rispetto per la manifestazione dei lavoratori. Lavoratori e sindacati, tutti coloro che vogliono parlare sanno che non mi sono mai tirata indietro. Il lavoro è la mia prima preoccupazione”; il ministro dello sviluppo economico Corrado Passera ha invece affermato “Manifestazioni come quella di oggi della Cgil, non sorprendono e devono essere considerate con grande attenzione”, aggiungendo poi a margine del forum della Coldiretti a Cernobbio “stiamo chiaramente in un momento di grande difficoltà, questo è l’anno peggiore in cui si sono accumulate, come previsto, tante difficoltà”; “Non ho visto nessuno, non me ne sono accorto” risponde il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, alle domande dei cronisti sulla manifestazione della Cgil a piazza San Giovanni, durante un convegno tenutosi nell’Università Lateranense.
Landini, segretario generale della Fiom: “Il momento e’ adesso. Siamo di fronte ad un passaggio decisivo. Le politiche del Governo non hanno il consenso dei lavoratori e lo sciopero serve ad unificare le lotte e a difendere la democrazia”. La Fiom ha già indetto lo sciopero generale della categoria dei metalmeccanici per il 16 novembre. La Rete degli Studenti Medi e l’Unione degli Universitari aderiscono alla manifestazione indetta dalla Cgil “Perché è arrivato il momento in cui il Governo e le forze politiche del nostro Paese ascoltino le nostre voci e le nostre idee su queste questioni: l’impegno comune di studenti e lavoratori in questo senso è fondamentale” dichiara Daniele Lanni, portavoce nazionale della Rete degli Studenti.
Nessun corteo ma una protesta silenziosa, cadenzata da slogan, interventi sul palco centrale e punti di ristoro. La Cgil scende in piazza ma lo fa a mò di festa; non è mancata quindi qualche lamentela da parte di tutti quei disoccupati, cassaintegrati o in mobilità che hanno visto la manifestazione come una “sagra di paese” e non una reale espressione della loro indignazione.