Etica e Morale

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Etica e Morale HegelChiariamo sin da subito l’equivoco in cui cadono molte persone. Etica e Morale non sono sinonimi… da circa 200 anni! Dunque, il termine etica deriva dal grecoethikos (consueto, abituale) che in latino si traducevamoralis. Effettivamente quindi, i due termini nell’antichità indicavano la stessa cosa e nello specifico in epoca arcaica indicavano il comportamento del guerriero, le linee guida che egli seguiva andando incontro al plauso o al biasimo della gente. Etica era insomma l’insieme dei valori ispirati a quei tempi alla gloria personale, all’onore e all’eroismo.

E’ solo con Hegel che abbiamo una netta distinzione tra Etica e Morale. Il filosofo tedesco riconosce alla Morale un campo strettamente individuale, collegato quindi alla condotta del singolo mentre assegna all’etica un compito “filosofico-sociale” ovvero l’Etica diventa una branca della filosofia che studia e analizza i comportamenti e i valori morali dell’uomo. La Morale quindi diviene in un certo senso l’oggetto dell’analisi dell’Etica.

A questo proposito è interessante ricordare le due diverse concezioni di Hume e di Kant. Secondo Hume alla base di tutto c’è l’esperienza. Quindi ogni uomo forma il suo carattere, la sua scala di valori e i suoi comportamenti in base all’esperienza e quindi a seconda del contesto in cui nasce e vive. Seguendo questa impostazione è dunque legittimo pensare che esista una morale araba, una morale occidentale, una morale orientale ecc. Kant invece, pur condividendo la grande importanza dell’esperienza, sostiene l’esistenza di concetti “a priori”, cioè concetti che l’uomo ha indipendentemente dall’esperienza, dal contesto storico, geografico, culturale. Seguendo questa impostazione esistono quindi dei princìpi etici universali, validi per ogni uomo di qualsiasi luogo ed epoca.

Di certo i recenti sviluppi internazionalistici dei paesi di tutto il mondo andrebbero in questa direzione, emblematica è La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo che suggella appunto la portata “universale” di questa carta ispirata a valori universalmente riconosciuti. La sfida di questo millennio sta nel comprendere fin dove può arrivare una condivisione universale dei valori etici e fin dove l’uomo può spingersi per “creare” artigianalmente questa condivisione. Esistono e quali sono i valori intrinseci nell’uomo e validi per tutti? E se esistono, quei valori eventualmente “estromessi” da questa lista e cioè quei valori riconosciuti come non intrinseci nell’essere umano… che fine fanno? E’ giusto cercare di forzare una condivisione di valori che non risultino comuni a tutti? Tante le domande, difficilissime le risposte. Di certo tutti questi conflitti sul pianeta, soprattutto in questo periodo, fanno intuire che la strada è molto molto lunga.

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