Equitalia e attentato Genova: dichiarazioni di Cancellieri e Severino

CronacaEquitalia e attentato Genova: dichiarazioni di Cancellieri e Severino

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Dopo la rivendicazione degli anarchici del Fai, dell’attentato che a Genova, lunedì 7 maggio ha ferito alle gambe il manager di Ansaldo Adinolfi, e dopo gli eventi al cui centro c’è Equitalia, arrivano le dichiarazioni del governo. Nella rivendicazione gli anarchici hanno minacciato altre azioni, almeno 8, tante quanti sono gli anarchici detenuti nelle carceri greche. Ad ogni azione sarà attribuito il nome di uno dei “prigionieri politici”: l’attentato ad Adinolfi è stato rivendicato dalla cellula Olga, nome di una degli 8 anarchici detenuti nelle carceri greche.

Il Ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri, presente al Salone del Libro a Torino, si è detta preoccupata per “il rischio escalation”. Il Ministro ha poi continuato: “È una situazione che richiede molto rigore e attenzione“. Rivolgendosi ai cittadini, ha precisato che “è importante che tutta la cittadinanza prenda le distanze da questi episodi”. Su Equitalia : “Chi colpisce Equitalia colpisce lo stato”.

Interviene sull’attentato di Genova, e sui vari episodi di violenza che hanno riguardato Equitalia, anche il Ministro della Giustizia Paola Severino. Sulla rivendicazione, il Ministro va controcorrente dichiarando: “Ci vuole cautela prima di indicare una matrice anarchica. Non è sufficiente una rivendicazione da sola a identificare l’origine del fenomeno e gli autori dell’orrendo attentato. E’ d’obbligo lasciare tempo agli investigatori”. Su Equitalia ha detto: “Pagare le tasse è un dovere. Equitalia non è causa del problema. C’è un problema dell’economia”.

La stessa Equitalia ha diffuso una nota in cui si legge: “È inaccettabile continuare a scaricare irresponsabilmente su Equitalia la colpa di gesti estremi e situazioni drammatiche. C’è troppa superficialità nell’associare ad Equitalia il termine suicidio”. E riferendosi agli atti di violenza di queste ore, la nota continua: “Il sensazionalismo alimenta la violenza”.

Eppure non si fermano gli atti di violenza: dopo l’episodio di Napoli, nella mattinata di venerdì, con lancio di pietre e cariche della polizia, è la volta di Livorno. Nella cittadina toscana nella nottata, intorno alle 4:30 sono state lanciate due bottiglie molotov contro gli edifici locali di Equitalia. Secondo le prime indiscrezioni, ci sarebbe stato anche un tentativo di incendio.

Intervengono su questi atti di violenza anche il Ministro per l’Integrazione Ricciardi, che pur non volendo lanciare allarmismi, invita a stare attenti, per evitare che la tensione e la violenza possano prendere il sopravvento.

Sulla stessa lunghezza d’onda, le parole di Caselli, il procuratore capo di Torino ha invitato a “evitare confusi balbettii di fronte a certi comportamenti”. Caselli ha quindi concluso, che benché “La cosiddetta violenza diffusa è sicuramente e decisamente minore rispetto ad altre, non va trattata con indulgenza perché si consente che altra benzina finisca sul fuoco”.

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