Nuovo scandalo per doping. Questa volta è il mondo del ciclismo a far discutere e soprattutto il nome di Mario Cipollini, il famoso Re Leone, coinvolto nelle accuse rese note dalla “Gazzetta dello Sport”.
Il nome di Cipollini sarebbe presente nelle carte dell’inchiesta spagnola Operacion Puerto legata al medico Eufemiano Fuentes. La Gazzetta dello Sport ha rivelato il contenuto di faldoni di carte in possesso della Guardia Civil spagnola che inchioderebbero il ciclista. In base a quanto è stato pubblicato è chiaro il legame di Cipollini con il medico spagnolo Fuentes. Compare il nome in codice di Maria, ma è presente il numero di fax di casa del velocista di Lucca con tanto di prefisso. Cipollini si sarebbe dopato servendosi di mese dopo mese per un intero anno, di impressionanti carichi di Epo, ormoni ed anabolizzanti utili ad aumentare la forza. L’anno incriminato è il 2002 quando Cipollini decise di ritirarsi a sorpresa a luglio in vista del rientro al Mondiale. La sua vittoria è motivata anche da ben tre sacche di sangue.
Sette anni fa è stato avviato il processo dell’Operation Puerto a Madrid con l’obiettivo di giudicare “i delitti contro la salute pubblica”. L’inchiesta riguardante il traffico e quindi la trasfusione di sacche di sangue organizzato dal dottor spagnolo Fuentes e dall’ematologo Batres ha finito per travolgere il ciclista italiano. Nel 2007 e nel 2008 sono stati identificati e squalificati anche Basso, Scarponi, il tedesco Ullrich, lo spagnolo Valverde e sono stati coinvolti in totale 58 corridori spagnoli. I documenti scoperti hanno rivelato un vero e proprio giro di doping. Un vero e proprio programma personalizzato con gli appuntamenti mensili segnati in rosso sull’agenda. Intanto Mario Cipollini, contattato, ha preferito non rilasciare commenti e ha rimandato qualsiasi dichiarazione dopo la lettura dei documenti.
