Hasse Jeppson è morto

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Hans Olof Jeppson detto Hasse leggendario attaccante del Napoli targato Achille Lauro è morto questa mattina in seguito a complicazioni sopravvenute durante un intervento chirurgico al femore. Jeppson aveva 87 anni e una gloriosa carriera da calciatore alle spalle, la S.S.C. Napoli attraverso un comunicato, che di seguito vi faremo leggere per intero, ha già fatto sapere che Lunedì ad Udine giocherà con il lutto al braccio e che  le due formazioni osserveranno un minuto di silenzio in onore del grande campione Svedese, si profila quindi la seconda partita consecutiva per gli azzurri con la morte nel cuore e nella mente.

Questo il comunicato rilasciato dalla S.S.C. Napoli:

Il Presidente Aurelio De Laurentiis a nome della SSC Napoli esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Hans Jeppson, uno dei calciatori più forti della storia azzurra.

Jeppson è nato in Svezia il 10 maggio del 1925 ed ha giocato a Napoli tra il 1952 ed il 1956 segnando 52 gol in 112 presenze.
Occupa l’undicesimo posto tra i bomber azzurri di sempre.

La SSC Napoli ha chiesto alla Lega Calcio di poter giocare con il lutto al braccio ad Udine e di osservare un minuto di raccoglimento in memoria di Jeppson prima del match.

Hasse Jeppson inizia la sua carriera nel Kungsbacka IF, per poi passare all ‘Örgryte IS dopo una sola stagione però si trasferisce al Djurgårdens IF dove vince nel 51 la classifica cannonieri del campionato Svedese. In nazionale si fa conoscere quando viene convocato in sostituzione di un mostro sacro come Gunnar Nordahl senza farlo più di tanto rimpiangere tanto che in terra svedese verrà soprannominato Hasse Guldfot (Hasse piede d’oro). Grazie alle ottime prestazioni fatte registrare nel mondiale del 1950, la squadra Inglese del Charlton Athletic decide di investire su di lui, dopo questa breve parentesi Inglese nella stagione 51-52 si trasferisce all’Atalanta dove in 27 partite realizza 22 reti aiutando gli orobici a salvarsi. L’anno successivo però è quello della definitiva consacrazione, l’armatore Achille Lauro presidente del Napoli e sindaco del capoluogo campano decide infatti di investire sul talento svedese l’astronomica cifra (per allora) di centocinque milioni di lire, tale cifra gli varrà negli ambienti partenopei il curioso soprannome di o Banco ‘e Napule (il Banco di Napoli). Hasse Jeppson realizzerà con la maglia azzurra 52 reti in 112 partite anche se tutt’oggi viene ricordato dai tifosi napoletani come un attaccante tanto bravo a realizzare gol impossibili quanto a sbagliare gol facili, questa sua caratteristica lo farà entrare di prepotenza in alcune frasi idiomatiche usate dai napoletani come: “Mannaggia Jeppson!” o anche “Uanema ‘e Jeppson!”. Il Napoli però nonostante le ambizioni da scudetto non riuscì mai a centrare l’obbiettivo tanto che Jeppson alla fine della stagione 56-57 dopo le enormi frizioni che da tempo si palesavano tra lui e il presidente Lauro annunciò il definitivo trasferimento al Torino. Con la maglia granata disputò una sola stagione, l’ultima della sua carriera, dove in 19 match segnò 7 reti. Dopo aver terminato la carriera calcistica Jeppson si dedicherà al suo secondo amore il Tennis, rimarrà sempre molto legato all’Italia e a Napoli tanto da vivere con la sua famiglia nella nostra penisola. Muore come già detto il 22 Febbraio 2013 a Roma all’età di 87 anni, per complicazioni a seguito di un intervento chirurgico per una frattura al femore, probabilmente ha già trovato lì in cielo un gruppo di angeli che gli hanno cucito sul petto quello scudetto da lui così tanto sognato e ora è tra le stelle a fare il tifo per il suo Napoli, verrà ricordato per sempre da tutti noi come un grande campione.

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