Il Napoli cala il tris

CalcioIl Napoli cala il tris

Data:

napoli-palermo

NAPOLI – Un uggioso pomeriggio domenicale fa da cornice al derby del Regno delle Due Sicilie. Una situazione meteorologica insolita, per le due capitali di un regno che ancora suscita nostalgie. Alle pessime condizioni del tempo, fa da contraltare il clima di amicizia sugli spalti, come testimonia uno striscione in vernacolo siculo, esposto in Curva B. Constatare che il tifo Partenopeo abbia amicizie e con i siculi d’Occidente e con i siculi d’Oriente può suscitare stupore, solo se non si hanno in mente i legami tra due mondi.

Quando però in campo c’è la Maglia Azzurra, non ci sono amicizie e parentele che tengono! E allora: dopo il tris in Trinacria, giunto in una calda serata agostana, ecco servito un altro tris agli amici rosanero. Un Palermo, che si presenta a Fuorigrotta, per la prima del girone di ritorno, con i due freschi ex: Aronica (applaudito dai 25.000 del San Paolo) e Dossena. Proprio l’esterno sinistro ha l’occasione per portare avanti la squadra siciliana, ma Morgan si oppone. Nei primi 25 minuti il Napoli è con la testa altrove; tant’è che è ancora il Palermo, con Morganella, a ‘rischiare’ il vantaggio.

La differenza in campo è però notevole, e al Napoli basta un’accelerata per portarsi in vantaggio. Marek dialoga con Zuniga, vince un rimpallo e pennella un cross perfetto per la testa di Maggio, che nel siglare la sua terza rete consecutiva, regala al Napoli il vantaggio. La partita muta totalmente e dopo pochi minuti è Inler a incunearsi nella mediana del Palermo, e a far partire un bolide che si insacca alle spalle dell’estremo rosanero. In 5 minuti il Napoli, fino a quel momento abulico e distratto, chiude la pratica. L’ultimo sussulto rosanero è una punizione di Barreto che si spegne sulla parte alta della traversa.

Nella ripresa, l’ingresso del salentino Miccoli non cambia l’inerzia del match, la squadra di Mazzarri amministra il doppio vantaggio, spreca qualcosa, e con Lorenzo Insigne, subentrato a Pandev, chiude definitivamente ogni velleità (assente) degli amici siciliani. Il resto è accademia: il matador non mette la sua firma sul tabellino, sprecando un’occasione facile, e rimandando la sua centesima rete in A. Nel finale esordisce in massima serie Roberto Insigne, fratello di Lorenzo: il futuro del Napoli potrebbe essere tutto fatto in casa! Al triplice fischio applausi anche per gli avversari, a cui il pubblico napoletano augura una salvezza, che appare difficile, ma tutt’altro che impossibile.

Noi continuiamo a metter fieno in cascina, e conserviamo la terza piazza, in attesa che la (in)giustizia sportiva faccia il suo corso. Una vittoria che, indipendentemente dal valore, certamente non eccelso, della squadra siciliana, era quanto serviva. Prestazione discreta della difesa, che però va testata con attacchi di caratura differente. Impressionante la prova del centrocampo, i due svizzeri su tutti, ma anche i due esterni. Solito Marek, che dopo un letargo nei primi minuti (consentito!) contribuisce all’apertura delle danze. Sufficienti il macedone e l’uruguaiano, bravo Lorenzo che sfrutta l’occasione e sigla la sua quarta rete in campionato.

Dal mercato invernale ecco arrivare Armero, l’esterno sinistro che porta concorrenza sulla corsia mancina, e Calaiò. Il ritorno dell’arciere è una scelta di mercato opinabile, non per il discreto valore dell’attaccante, quanto per la strategia in sè: riportare nel progetto un calciatore ‘bocciato’, benché maturato ma mai veramente esploso, è scelta ‘originale’. Il colombiano ex Udinese, e ancor più il palermitano (tutto torna!) cui mi lega un sentimento di ‘reale affetto’, hanno dalla loro l’affidabilità e l’immediata disponibilità; in attesa di altri movimenti di mercato, quanto serve al Napoli.

Share post:

Altre storie

Seguici su

50,320FansLike
527FollowersFollow
7,000SubscribersSubscribe

Leggi anche
Altre storie

Governo Draghi: ipotesi scioglimento Forza Nuova

Si fa avanti una nuova ipotesi sul tavolo di...

Green Pass obbligatorio? Come e dove

In queste ore il governo sta varando regole per...

Papa Francesco: “Il chiacchiericcio è una peste peggio del Covid”

Non è la prima volta che Papa Francesco torna...

Donald Trump: ok alla trivellazione del Rifugio Artico protetto da 60 anni

Un'area tutelata in maniera rigida da 60 anni, che...