Nessuno viene risparmiato, neanche "I Simpson", che potrebbero, dopo 23 stagioni, chiudere così la loro "carriera" televisiva a causa della crisi.
A darne la notizia è proprio la 20th Century Fox, la casa di produzione dei Simpson, che ha detto chiaramente che la possibile chiusura della serie animata è dovuta a un problema economico: se i doppiatori non si renderanno disponibili a tagliare il loro stipendio del 45%, lo show è inesorabilmente destinato alla chiusura.
IL sito web di informazione ed opinioni statunitense "The Daily Beast" aveva precedente affermato che le voci del cartone animato, Dan Castellaneta (Homer), Julie Kavner (Marge), Nancy Cartwright (Bart), Yeardley Smith (Lisa) e molti altri, erano impegnate a rinegoziare il contratto, che garantiva loro circa 8 milioni di dollari all'anno: la proposta dei doppiatori era di diminuire il proprio compenso del 30%, in cambio però di una percentuale sugli introiti derivanti dal merchandising e dalla distribuzione mondiale dello show.
In seguito a queste voci la 20th Century Fox ha rilasciato, attraverso un comunicato stampa la seguente dichiarazione: "I Simpson', dopo 23 stagioni, continuano ad essere una serie "creativamente vivace e amata da milioni di persone in tutto il mondo. Crediamo che questo brillante show possa e debba continuare, ma non possiamo produrre altre stagioni, basandoci sull'attuale modello finanziario. Siamo fiduciosi di poter raggiungere un accordo con i doppiatori, che permetta a ‘I Simpson' di continuare a intrattenere il pubblico con episodi originali per molti anni ancora".
Ciononostante il cartone animato più celebre della tv ha già pronti abbastanza episodi per poter andare in onda fino a maggio del 2012, ma se non sarà raggiunto un accordo con i doppiatori entro la fine del 2011, queste potrebbero essere le ultime puntante dello show dell'irriverente famigliola di Springfield.